A I Fatti Vostri, il terribile caso un ragazzino 12enne che è stato violentato da un prete, Don Livio Graziano di Avellino, condannato a 8 anni di carcere. Il papà della vittima è stato ospite del programma di Rai Due senza farsi vedere in volto per tutelare l’identità del ragazzino: “A giugno dell’anno scorso – ha esordito il padre della vittima – mio figlio stava attraversando un periodo particolare, allora mi sono rivolto a questa struttura gestita da un prete per un consiglio e mi dissero di collocare il figlio in questa struttura. Io avevo conosciuto questo prete due anni prima”. Il papà ha proseguito: “Venivo documentato quotidianamente in merito a quelle che erano le attività del ragazzo con messaggi e foto, mi sembrava che la situazione fosse sotto controllo”.



Ad un certo punto sono però emersi dei campanelli d’allarme: “Una volta il prete mi disse se poteva regalare un iPhone 12 a mio figlio. Poi notai che il ragazzo sfoggiava un Apple Watch da circa 600 euro, un regalo molto costoso, e il prete lo giustificò come una forma di ricompensa perchè il ragazzo lo aveva aiutato a mettere a posto dei computer e una biblioteca”. Il ragazzo ha quindi lasciato la struttura per ricominciare la scuola, ma il padre lo ha notato un po’ strano: “Era sempre taciturno, stava in disparte poi una sera lo vidi al telefono che stava chattando con il prete e mi disse che se non rispondeva entro due minuti il prete lo stressava”. A quel punto il padre ha scoperto migliaia di messaggi come ‘Ti amo’ e ‘Senza di te la vita non ha senso’: “In quelle chat non c’era nulla di normale”.



BIMBO DI 12 ANNI ABUSATO DA PRETE: “ORA IL PADRE STA IN UNA STRUTTURA ECCLESIASTICA”

Il bimbo ha così iniziato a parlare: “Dormiva nella camera del prete con un materasso sul pavimento”. Il papà ha contattato un avvocato, il signor Giovanni Falci, in studio a I Fatti Vostri: “Dopo il racconto del bimbo non ho voluto sentire altri dettagli – ha detto il legale – abbiamo portato il bimbo da uno psicologo infantile e poi abbiamo fatto la denuncia. Si tratta di una violenza molto articolata, il prete ne ha abusato sessualmente. Il processo è sembrato non a carica del prete ma nei confronti della famiglia”.



E ancora: “Abbiamo trovato puntualissimi riscontri, trovati preservativi, lubrificanti e nei posti precisi dove il bambino indicava. Le foto del bimbo nudo sono stati trovati nel telefono del prete che li aveva cancellati e ripescati dai tecnici. Il prete è stato condannato a 8 anni ma non ha corrisposto la somma da corrispondere a titolo provvisionale. Lui si trova in una struttura ecclesiastica messa a disposizione dal clero. Il ragazzino sta male perchè adesso subisce la violenza di vedere ogni giorno su Facebook questo prete con i follower che inneggiano in modo subdolo alla sua innocenza”.