Racconto choc di un 12enne ad Afragola (Napoli), costretto a fare il rapinatore da suo padre. Una vicenda cruda e devastante, raccontata sulle colonne del quotidiano “Il Mattino”, su cui si legge che l’adolescente ai carabinieri, nel corso di un colloquio protetto con la presenza di un’assistente sociale, ha confessato ogni cosa: “Non voglio fare la vittima. Mio padre è una bestia, picchia me e mia madre. Se mi rifiuto di fare le rapine, mi malmena, mi prende a pugni, si agita. Mi minaccia di morte con la sua lupara. E io, per evitare che lui possa fare del male a mamma e a me, sono costretto a seguirlo nella sua follia che diventa bestiale quando è in crisi di assistenza. Mi costringe a non andare a scuola. Mi dice: mi servi per le rapine”.
Le indagini dei carabinieri hanno permesso di accertare la responsabilità del ragazzino in ben sei rapine commesse tra le cinque del mattino e il pomeriggio del giorno stesso. Il ragazzo veniva picchiato attraverso una mazza da baseball. I carabinieri della compagnia di Casoria e della stazione di Crispano hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere, emessa del gip del tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una persona di 45 anni, gravemente indiziata dei reati di rapina aggravata, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, ricettazione e maltrattamenti in famiglia.
12ENNE RAPINATORE PER VOLERE DEL PADRE: ARRESTATO IN CARCERE A POGGIOREALE
Come scrive anche “L’Occhio”, le indagini dirette dalla Procura di Napoli Nord “hanno avuto origine dalle denunce delle persone offese e si sono sviluppate grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati presenti sul territorio, nonché grazie alla localizzazione satellitare dell’autovettura utilizzata dallo stesso rapinatore. Nel corso di una perquisizione, eseguita presso il domicilio dell’indagato, sono stati rinvenuti il fucile a canne mozze (risultato oggetto di furto nel maggio 2019) e il coltello, utilizzati per le rapine che pertanto venivano entrambi sottoposti a sequestro”.
Il 12enne rapinatore da questo momento avrà la possibilità di “cambiare vita“: il padre è stato arrestato e in seguito è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.