Tragedia a Scafati, in provincia di Salerno, dove un bimbo 12enne è morto ustionato dopo aver gettato dell’alcol nel camino. Il ragazzino era stato soccorso in condizioni disperate e trasportato d’urgenza presso l’ospedale Santobono, ma nella mattinata di ieri ha perso la vita a seguito delle gravissime ustioni che avevano interessato l’80 per cento del suo corpo. Come si legge sul sito di Repubblica, una volta che il 12enne ha buttato l’alcol nel camino si è verificato un ritorno di fiamma che ha di fatto inondato con il fuoco lo stesso, non dandogli scampo.



L’episodio risale allo scorso 5 aprile, dove il giovane era giunto al Santobono dopo le prime cure prestate a Nocera; a complicare la situazione il fatto che gli abiti indossati dal 12enne abbiano preso fuoco, causando delle gravissime lesioni dalla testa ai piedi alla vittima. Nonostante i soccorsi tempestivi, alla fine il bimbo di 12 anni non è riuscito a superare la crisi derivante dalla perdita di liquidi e dalle alterazioni dell’equilibrio metabolico, con delle infezioni che sono sopraggiunte a seguito delle lesioni da fuoco.



12ENNE MORTO DOPO ALCOL NEL CAMINO: IL COMMENTO DI BORRELLI

“Lo staff dell’ospedale ha fatto di tutto per salvarlo – le parole del deputato Francesco Emilio Borrelli -, a differenza di Vincenzino il neonato ricoverato sempre al Santobono per ustioni nel 2021 in questo caso non c’è stato il lieto fine”.

La direzione dell’ospedale pediatrico aveva anche avviato le procedure riguardanti la coltivazione e il trapianto di cute omologa, nonché per il trapianto di cute sintetica prenotata a Zurigo con cui il Santobono ha una convenzione: si tratta di un sostitutivo della pelle che può essere molto importante in situazioni di estrema gravità per evitare le infezioni e accelerare il processo di riparazione dei tessuti ustionati, ma ogni tentativo è andato vano. Il bimbo di 12 anni era stato anche sottoposto a degli interventi chirurgici per eliminare i tessuti morti, ma nonostante queste cure mirate, alla fine è stato vittima di uno choc settico che lo ha portato alla morte dopo nove giorni di cure intensive.