Episodio drammatico quello verificatosi ieri a Roma, nel quartiere Centocelle, dove un ragazzino 12enne è precipitato ed è morto a seguito di un volo nel vuoto. Come si legge sul sito del quotidiano Il Messaggero, il ragazzino sarebbe caduto dal quinto piano, dopo essere andato sul balcone, da un condominio di piazza dei Mirti. Alcuni testimoni hanno raccontato di aver visto il 12enne allargare le braccia poco prima di gettarsi nel vuoto, dandosi poi uno slancio, di conseguenza sembrerebbe trattarsi di un gesto volontario, un suicidio.



Un episodio choc a cui tra l’altro hanno assistito in molti visto che all’ora della morte del 12enne, nella serata di ieri, la piazza era affollata dai pendolari che uscivano dalla stazione della metropolitana situata in prossimità dello stabile. Come sottolinea da Il Messaggero e come già accennato sopra, tutto sembrerebbe far pensare ad un suicidio, a conferma di quanto il disagio mentale abbia interessato sempre di più anche i minorenni negli ultimi anni, con un semplice ostacolo che finisce per tramutarsi in un problema insuperabile. A rendere il tutto ancora più sconvolgente il fatto che al momento del suicidio del 12enne i genitori fossero in casa, di conseguenza a pochi metri dal loro figlio, senza accorgersi di nulla.



12ENNE MORTO DOPO CADUTA DA 5° PIANO A ROMA CENTOCELLE: GLI INQUIRENTI INDAGANO

Ma cosa potrà aver portato il ragazzino a compiere questo gesto estremo? Forse una lite, ipotizza il quotidiano romano, che magari ha portato lo stesso ad agire di impulso. In ogni caso è stata aperta una indagine e al momento sarebbe stata comunque esclusa ipotesi di istigazione al suicidio.

Non è stata nemmeno presa in considerazione la possibilità che il piccolo si sia voluto lanciare nel vuoto per emulare un videogioco o magari per partecipare ad una sfida social. Sul posto gli uomini dei carabinieri mentre nella notte sono stati ascoltati i famigliari della vittima, che hanno cercato di ricostruire le ore precedenti la morte del figlio, per comprenderne le cause. Disposto anche il sequestro dello smartphone della vittima e i suoi dispositivi elettronici: chissà se si scoprirà mai la verità.