Germania sotto choc per l’omicidio di una 12enne di nome Luise, uccisa a coltellate in un bosco situato nei pressi di Freudenberg, nell’area del Nordreno-Vestfalia. A toglierle la vita sarebbero state due ragazzine di 12 e 13 anni, per ragioni ancora al vaglio degli inquirenti. In base alle prime ricostruzioni, si ipotizza il movente della gelosia sentimentale, ma non si hanno ancora informazioni certe in merito al delitto. Gli inquirenti, in una conferenza stampa, hanno intanto confermato la confessione delle due adolescenti, sin da subito sospettate del crimine.
La loro giovane età non consente in Germania di perseguire penalmente questa tipologia di reato, una possibilità che inizia a partire dai quattordici anni, esattamente come in Italia. Il procedimento giudiziario legato alla 12enne uccisa si terrà a porte chiuse. Per le due ragazze, non punibili con la detenzione, potrebbero comunque essere ordinati provvedimenti, fra cui figura il collocamento in una casa protetta.
12ENNE UCCISA A COLTELLATE DA DUE COETANEE IN UN BOSCO: “ARMA DEL DELITTO NON ANCORA RITROVATA”
A “Storie Italiane”, la notizia della 12enne uccisa a coltellate è intervenuto l’inviato di Rai News Rino Pellino, il quale ha spiegato: “Luise nel pomeriggio di sabato era stata a casa di una sua amica e sarebbe dovuta tornare a casa a piedi. È stata trovata priva di vita in un luogo situato in una direzione opposta rispetto al percorso che avrebbe dovuto compiere. Gli inquirenti sanno, si erano insospettiti per via di alcune incongruenze emerse nel racconto delle due bambine, fino a quando hanno confessato. L’unico particolare che si conosce è che la vittima è stata uccisa con un’arma da taglio, al momento non ancora ritrovata”.
Quando la ragazza non è rincasata, la sera stessa sono partite le ricerche della polizia e dei vigili del fuoco, i cui uomini sono stati allertati dai genitori della bimba. Il sindaco di Freudenberg, Nicole Reschke, si è detta addolorata per il caso della 12enne uccisa: “Siamo profondamente choccati e i nostri pensieri sono tutti rivolti ai familiari”.