Sono ore molto delicate nell’ambito delle indagini sulla brutale aggressione ai danni di una 13enne a Castelbelforte, nel Mantovano. La minore sarebbe stata colpita con delle forbici da due coetanee ed è stata salvata da una passante che, con il suo pronto intervento, ha scongiurato un epilogo irreversibile. Le lesioni riportate ai tendini di una mano avrebbero richiesto un intervento chirurgico per evitare che la ragazza perdesse l’uso dell’arto, e le sue condizioni, come confermato dalla madre a La vita in diretta, almeno dal punto di vista fisico sono in via di miglioramento.



Sul piano psicologico, ha dichiarato la donna ai microfoni della trasmissione di Alberto Matano, la 13enne aggredita a Castelbelforte fa i conti, insieme alla sua famiglia, con l’entità di una vicenda dai contorni sconvolgenti e in gran parte indecifrabili. La madre della vittima sostiene che sua figlia non sappia ancora oggi il motivo di tale ferocia e ha escluso dissidi per gelosia nei confronti di un presunto fidanzatino, come invece ipotizzato da alcuni organi di stampa. Il movente, se di questo si può parlare, al momento appare ignoto. Le giovani che avrebbero infierito sulla compagna di scuola, continuando l’azione persino davanti alla prima soccorritrice accorsa sulla scena, non sono imputabili per la loro età, ma potrebbero essere sottoposte a misura di sicurezza con l’ipotesi di un inserimento in una struttura specializzata per il trattamento di adolescenti con gravi problemi qualora ne fosse dichiarata la pericolosità sociale.



Le parole della madre della 13enne aggredita con le forbici a Castelbelforte

Nessuna motivazione che potesse scatenare questa rabbia, niente. Sono cresciute insieme prima all’asilo e poi nei banchi di scuola, poi come tutti i ragazzi adolescenti ci si prende e ci si molla, si cambia compagnia e poi si torna, ma nessuna litigata per niente e per nessuno. Nessun presunto fidanzatino come invece ho letto su qualche giornale“. Così la madre della 13enne aggredita con le forbici e quasi uccisa a Castelbelforte parla del dramma a La vita in diretta, restituendo ai microfoni della trasmissione l’immagine di una violenza inaudita e inspiegabile.



La testimonianza della donna che ha salvato la minore dalla brutale aggressione è preziosa per ricostruire la dinamica dei fatti, e cristallizza un racconto dell’orrore in cui spicca una considerazione della soccorritrice: Volevano uccidere, mai vista tanta violenza e tanta cattiveria. “Le hanno rubato i suoi 13 anni – ha detto la madre della vittima –, non sappiamo il motivo e questo è un macigno da superare. Secondo me l’invidia non è sufficiente a spiegare una cosa simile. Non c’è mai stato niente, nessuna lite. Mia figlia non riesce a capire perché“.