Storie Italiane torna a trattare il caso della povera 13enne morta a Piacenza, forse spinta dal suo fidanzatino di 15 anni. La mamma della vittima ha parlato con il programma di Rai Uno, muovendo pesanti accuse nei confronti degli assistenti sociali: “Probabilmente è stata sottovalutata questa cosa, presa con le pinze, in modo molto leggero, ma come una storia di ragazzini, sinceramente nessuno avrebbe pensato probabilmente a questo, nemmeno io sono sincera”.



“Rimango dell’idea che quando c’è il morto, il morto non può difendersi, da fastidio e una persona che dice la verità da fastidioo, sei antipatico. Ma io servizi social dove erano, visto che è emerso che era un ragazzo con delle problematiche?” E ancora: “C’è rabbia, rammarico, io dico la verità do fastidio e sono antipatica e perciò a mia volta vengo accusata. Potrebbe esserci stato un fraintendimento ma sei tu che fai il sociale, io non ho studiate per fare il sociale”.



13ENNE MORTA A PIACENZA, MAMMA DEL 15ENNE SCRIVE ALLA MADRE DELLA VITTIMA

La mamma ha aggiunto: “Il messaggio più potente che posso mandare è perchè non dire la verità, perchè dire che non sapevano nulla, di cosa hanno paura, di essere licenziato? La paura ha ucciso mia figlia, smettiamola di avere paura, diciamo la verità, tanto ormai è morta. Preferisco ammettere lo sbaglio che dire che non sapevano niente, ci prendiamo in giro? Questo non lo ammetto”.

In collegamento anche l’avvocato della famiglia della 13enne: “Perchè negare? Forse è stata sottovalutata questa situazione, magari non è stata ben compresa la comunicazione della mamma, ma comunque la mamma li aveva informati. I processi non si fanno in tv e di fronte alle telecamere, ma dovremo approfondire cosa dovevano fare e cosa non è stato fatto e il risultato del non aver fatto purtroppo è noto dal 25 ottobre”.



13ENNE MORTA A PIACENZA, MAMMA DEL 15ENNE SCRIVE ALLA MADRE DELLA VITTIMA

La mamma del 15enne ha inviato un messaggio di scuse alla madre della 13enne di Piacenza: “La sua reazione? Non ha percepito un senso di solidarietà la mamma della 13enne – ha detto ancora la legale – visto che sua figlia non c’è più, ma in ogni caso non possiamo dimenticare che il 15enne si trova in carcere, si poteva quindi evitare la morte della ragazzina ma anche l’incarcerazione di un 15enne”.

L’avvocato ha aggiunto: “Io genitore nel momento in cui scopro che il fidanzato di mia figlia dorme sul pianerottolo devo farmi delle domande... è correttissimo, ma questo modus operandi sia emerso dopo la morte della ragazzina. La morte ha rotto un muro di omertà che non è tipico del sud e l’abbiamo visto anche a Piacenza. Dopo il decesso è emerso che il 15enne stesse dormendo all’interno dell’immobile, la mamma non sapeva nulla”.

13ENNE MORTA A PIACENZA, IL 15ENNE ERA UN RAGAZZO PROBLEMATICO

Eleonora Daniele ha ricordato come il ragazzo fosse già segnalato dalla scuola e fosse un soggetto che andava controllato. Sembra infatti che lo studente fosse stato sospeso per due mesi dopo aver minacciato una docente con un coltello, di conseguenza stiamo parlando di un ragazzo che aveva delle problematiche: forse si poteva evitare questa morte, nel caso in cui venisse confermato che il ragazzo sia colpevole?

Le indagini lo scopriranno, nel frattempo resta il dolore della madre: “Non ci sono parole per descrivere un momento del genere, vedere tua figlia nella bara è una cosa inimmaginabile, per te ho già detto, doveva essere in giro con altre ragazze oggi o a studiare, non in una camera mortuaria. Aveva tanti sogni, voleva fare un viaggio di 4 giorni a Parigi, poi ogni settimana fare un piccolo viaggio per scoprire le cose insieme e fare questa piccola avventura che purtroppo non ha mai avuto inizio”, ha aggiunto ancora la mamma della povera 13enne di Piacenza. “Per quanto mi riguarda – aggiunge Eleonora Daniele – questa donna ha fatto tu che poteva fare in suo possesso”. Oggi ci saranno i funerali della giovane e ovviamente tutta Piacenza si stringerà attorno alla famiglia della ragazzina.