A Storie Italiane il caso di una 13enne picchiata in scuola da una compagna ad Eboli, in provincia di Salerno. Il padre, intervistato dal programma di Rai Uno, ha spiegato: “C’è tanta, rabbia, rammarico e paura, non serve nascondersi. Io non ero sul posto, ma ci è andata mia mamma e la cosa è molto strana visto che è stata chiamata da mia figlia. Mia moglie si è precipitata a scuola, l’ha vista scendere dalle scale da sola, neanche accompagnata, piena di sangue, graffi e le altre ferite abbiamo preferito non metterle in luce ma vi assicuro che ci sono, è tutto agli atti”.



E ancora: “Mia figlia è stata aggredita in classe, credo davanti agli occhi dell’insegnante e dei propri compagni, è stata aggredita da una compagna due anni più grandi di lei, forse ripetente, e continuo a pensare che questa ragazzina sia stata fomentata”. La figlia ricorda poco per quanto riguarda il dopo, mentre del prima ricorda una canzoncina sui capelli: “Ora mia figlia sta male, fatica a mangiare e a dormire e appena chiude gli occhi li riapre piangendo nel sonno, appena chiude gli occhi vede l’altra ragazza sopra di lei perchè era per terra che la picchiava. E’ un trauma che purtroppo rischia di portarsi per tanto tempo”.



13ENNE PICCHIATA IN CLASSE DA COMPAGNA A EBOLI: ATTESI PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DELL’AGGREDITA

Il padre ha quindi spiegato quali siano i provvedimenti che sono stati presi nei confronti della compagna della 13enne: “Questa è una storia che va avanti da mesi, noi abbiamo subito avvisato la scuola, mai immaginavamo che si arrivasse all’episodio avvenuto, quindi non è una cosa successa all’improvviso”.

“Siamo stati contattati dalla scuola – ha aggiunto il papà della 13enne di Eboli aggredita – e al di là del fatto che la ragazzina che ha aggredito sta frequentando ancora la scuola mentre mia figlia è a casa e non vuole uscire. Lunedì prossimo verranno presi dei provvedimenti. Mia figlia non riesce a uscire di casa nemmeno per incontrare i suoi amichetti”.