Una ragazzina 13enne ha raccontato gli abusi subiti dal padre, facendolo di fatto arrestare e condannare. La vittima, una giovane di Roma, ha permesso l’avvio delle indagini come scrive oggi il Corriere della Sera, che hanno appunto portato alla condanna del padre, un uomo di 45 anni che dovrà ora scontare cinque anni di reclusione con le gravissime accuse di violenza sessuale aggravata, oltre ad un risarcimento quantificato in 20mila euro. Una vicenda che risale al 2019, e stando al tema scritto dalla 13enne, il padre sarebbe entrato in camera sua a tarda notte, e credendo che stesse dormendo avrebbe abusato di lei.



La vittima in realtà era sveglia ma paralizzata dalla paura, e non aveva quindi reagito all’orrore subito: «Sono stata ferma, non mi sono mossa, per fingere di dormire – aveva scritto la 13enne nel compito in classe – mi sono voltata dall’altra parte e lui ha capito che ero sveglia ed è andato via». La 13enne ha avuto il coraggio di denunciare il tutto e di raccontare l’episodio alla nonna, parente presso cui la stessa ragazzina aveva voluto trasferirsi proprio per paura di restare in casa con il proprio papà. Saputo del tema, la madre della studentessa chiese spiegazioni al padre, che rispose dicendo: «Io le ho solo abbassato la maglietta del pigiama».



13ENNE DENUNCIA ABUSI DEL PADRE TRAMITE TEMA: “QUELLA NOTTE ERA STRANA…”

Ma ovviamente la sua era una versione di comodo, e le dichiarazioni della studentessa pesano come un macigno: «Quella notte era strana, io sentivo e vedevo tutto e se ci penso mi viene da dire: ma era veramente mio padre?». La 13enne racconta anche di un clima famigliare non proprio sereno: «Quando litigano e lui vuole picchiarla ci sono sempre di mezzo io, mi prendo le botte per loro, ma non importa, preferisco fare da scudo a mamma perché lui, una volta, mi ha detto che l’avrebbe uccisa».

A corroborare le accuse nei confronti del padre pedofilo, il fratello della vittima, nonché figlio dello stesso aggressore, che ha confermato la versione della sorella, e raccontando che la notte del 26 dicembre 2019 aveva sentito il padre rientrare in casa ed entrare nella stanza della sorella. L’uomo ha sempre negato tutto ma alla fine è giunta la condanna.