Quella mattina era uscita da casa per andare a scuola la 13enne uccisa a Piacenza. Aveva salutato la mamma, che era a casa perché si sentiva poco bene: si sarebbe dovuta incontrare con le amiche per poi entrare a scuola alla seconda ora, ma così non è stato, perché avrebbe incontrato l’ex fidanzatino che l’avrebbe gettata dal terrazzo dell’abitazione dove la giovane viveva.



L’avvocato della famiglia, Lorenza Dordoni, ospite di “Mattino 4”, racconta: “Presumo che il movente possa essere quello comune a tante aggressioni che vengono poste in essere, ovvero la non accettazione del rifiuto. Questa ragazzina aveva più volte tentato di chiudere questa relazione. La mamma di Aurora ha più volte detto di aver segnalato i timori che aveva raccolto dalla figlia ai servizi sociali. In questi casi, chi viene a conoscenza di un fatto di reato come questo, a maggior ragione quando la vittima è un minore, ha l’obbligo giuridico di procedere alla formalizzazione di una denuncia. Ovviamente io non so cosa e come abbia manifestato le sue segnalazioni la mamma”.



13enne uccisa a Piacenza, l’avvocato: “Servizi sociali? Non c’è una prova documentale”

Come spiegato ancora dall’avvocato Lorenza Dordoni, ospite di “Mattino 4”, difensore della mamma della 13enne uccisa a Piacenza, “sappiamo che quando si va a parlare e a riferire con i servizi sociali e con lo psicologo, non viene redatto un verbale di ciò che viene dichiarato dalla persona. Quindi non c’è una prova documentale“.

Secondo la legale, la mamma di Aurora non va giudicata: “Sono tutti bravissimi a dare consigli dopo che le tragedie succedono. Non vorrei che la mamma venisse messa sotto processo e non vorrei che venisse meno il rispetto nei confronti del suo dolore. Detto ciò, la mamma ha attivato tutta una rete dopo essere venuta a conoscenza del comportamento dell’ex fidanzatino: ha parlato con la scuola, con i medici, con i servizi sociali. La violenza sessuale nei confronti di Aurora? Non la escludo ma non la confermo: credo che sarebbe opportuno, prima di emettere delle sentenze, informarsi”.