Paura e incredulità in una scuola media di Enna, in Sicilia, dove lo scorso lunedì una giovanissima studentessa di appena 14 anni ha aggredito con un coltello una sua compagna 12enne che è finita in ospedale a causa delle ferite da taglio che le ha provocato a braccia e viso. L’aggressione choc, come riferisce Il Fatto Quotidiano online si sarebbe consumata nel bagno della scuola dove la 14enne ipovedente si era barricata. Una volta fatta uscire, la giovane si sarebbe limitata a giustificarsi asserendo: “Volevo uccidere qualcuno”. Ad intervenire sulla vicenda è stato il dirigente scolastico Filippo Gervas il quale ha spiegato, parlando della 14enne: “non aveva mai manifestato i segni di un malessere così profondo”.



Il preside ha spiegato che la causa dell’aggressione sarebbe ignota: “ma sappiamo di certo che non si tratta di bullismo, né mai la ragazza aveva manifestato aggressività nei confronti dei compagni”, ha precisato. Da ciò che si apprende le due ragazzine non si conoscevano neppure. Alla 14enne era stato assegnato un insegnante di sostegno. Una volta giunta in bagno, lunedì mattina intorno alle nove, la studentessa più grande si sarebbe imbattuta nella 12enne provando subito a colpirla con un coltello che si era portata da casa e che nascondeva nel beauty. La più piccola ha provato a urlare e difendersi, cadendo a terra mentre la 14enne continuava a colpirla ma riuscendo poi a scappare e ad aprire la porta della classe più vicina al bagno.



14ENNE ACCOLTELLA COMPAGNA NEI BAGNI DI SCUOLA

A commentare l’assurda vicenda che si è consumata nella scuola media di Enna è stata anche la madre della vittima, che ha spiegato: “Non ho nulla contro questa ragazza. Dico solo che mia figlia è traumatizzata. Continua a ripetere che sarebbe potuta morire, da sola, nel bagno della scuola”. La famiglia della vittima inoltre accusa l’assenza nei pressi del bagno di un collaboratore anche se il preside ne assicura la sua presenza spiegando che ad intervenire sarebbero stati proprio il collaboratore con uno studente, dopo aver udito le urla. A commentare l’episodio violento, anche un insegnante della 14enne, Filippo Ilardo: “Sebbene l’isolamento e la pandemia abbiano notevolmente acuito le situazioni di disagio di tutti gli adolescenti, l’alunna coinvolta nell’atto di inspiegabile violenza, durante tutto il suo percorso di studi e anche nelle ultime settimane, non aveva dato nessun segno di malessere e squilibrio esternamente visibili”. A suo dire la ragazzina si mostrava anzi “propositiva, serena, nascondendo il vuoto che forse si portava dentro. Era molto legata agli insegnanti con i quali stava preparando un bellissimo approfondimento sull’adolescenza, occupandosi anche della storia del brutto anatroccolo che, alla fine, si trasforma in cigno”. La procura di Enna e il Tribunale dei minori di Caltanissetta sono stati sono stati informati dei fatti ed attivato i carabinieri, i servizi sociali e il dipartimento di psichiatria infantile. Adesso la ragazzina si trova provvisoriamente ricoverata in una struttura.

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