Alessandra è la mamma di Edoardo, un ragazzino autistico 14enne protagonisti di una storia in qualche modo controcorrente. Se, infatti, i genitori sperano sempre di vedere promossi i propri figli, prendendosela con scuola e professori in caos contrario, Alessandra ha avuto la reazione contraria. “Promuovendo mio figlio, la scuola non ha di certo fatto il suo interesse”, dice al Corriere della Sera. La donna, infatti, avrebbe voluto la bocciatura del figlio in terza media, tanto da richiederla al dirigente della scuola di Trofarello (Torino). Nonostante questo, però, lo scorso giugno è giunta a sorpresa la promozione senza che Edoardo sostenesse l’esame di fine anno: “Non lo volevano più”, protesta la donna. In questa storia però c’è un dettaglio da non sottovalutare, ovvero il fatto che il 14enne sia un “alunno speciale”, dal momento che è affetto da una grave forma di autismo che gli ha bloccato la crescita. “Lo sviluppo di mio figlio è fermo ai tre anni. Edoardo parla a stento, non sa né leggere né scrivere. In terza media, ci siamo accorti che non era pronto per fare il salto al liceo e così ho chiesto al dirigente scolastico che venisse fermato un altro anno alle medie per restare in un ambiente a lui già conosciuto. Su suo invito, abbiamo anche consegnato la lettera scritta da un esperto, uno psicologo. Ma alla fine non se n’ è fatto nulla”, ha spiegato la madre.
14ENNE AUTISTICO PROMOSSO: MADRE CONTRO LA SCUOLA
Quel patto preso con il dirigente scolastico, per il bene del 14enne autistico, alla fine sarebbe saltato improvvisamente. Mamma Alessandra è stata supportata nella sua battaglia dall’Anffas, associazione che esiste da 60 anni e contraria alla promozione del ragazzo in quanto crede che in caso contrario avrebbe potuto accrescere le sue capacità restando in un luogo a lui conosciuto. La mamma si è ritrovata così con un figlio promosso senza che sostenesse neppure l’esame di fine anno e le conseguenze sono state negative sul ragazzo che non aveva preso parte neppure ai vari progetti ponte con la scuola superiore scelta. “Edoardo ha dovuto iniziare a seguire le lezioni gradualmente, oggi va a scuola soltanto due ore al giorno ed è sempre nervosissimo”, spiega la donna. Dalla scuola media arriva però la difesa: secondo gli insegnanti Edoardo avrebbe vissuto un trauma ulteriore restando nella stessa scuola senza i suoi vecchi compagni. “Era utile che potesse proseguire il suo percorso scolastico”, dice la scuola, che al tempo stesso non nasconde del tutto l’atteggiamento talvolta aggressivo del 14enne e che avrebbe inciso sulla loro decisione. La madre, nel frattempo, sta valutando se rivolgersi al Tar.