Tragedia ad Arona, dove un quindicenne è annegato oggi nel Lago Maggiore. La giovane vittima, di origine nordafricana ma residente a Legnano, si trovava in compagnia di amici sulle sponde del lago. Non è ancora chiaro se per gioco o se ignaro del pericolo che stava correndo, il 15enne si è tuffato in un punto molto rischioso che già in passato era stato teatro di tragedie di questo stampo, con altri giovani stranieri annegati. Sono stati gli stessi amici del giovane a lanciare l’allarme ma per il giovane non c’è stato niente da fare: le correnti lo hanno trascinato nei fondali e non gli hanno lasciato scampo. Gli sforzi per recuperare il suo corpo hanno impiegato alcune ore: il cadavere è stato infatti recuperato soltanto nel tardo pomeriggio di oggi dai vigili del fuoco.



15ENNE ANNEGA NEL LAGO MAGGIORE

Si è detto come il quindicenne annegato nel Lago Maggiore non sia la prima vittima di quel tratto d’acqua, a conferma della sua pericolosità. Come sottolineato dall’ANSA, negli ultimi tre anni le vittime sono già state quattro. Eppure non si può dire che sia mancata la prevenzione: nel luogo interessato, infatti, in bella mostra compaiono i cartelli di divieto in cinque lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo). Precauzioni che purtroppo spesso e volentieri non costituiscono un deterrente tale da scoraggiare gli imprudenti, con gruppi di giovani che si ritrovano a tentare il tuffo e a sfidare le acque del Lago Maggiore. Sempre l’ANSA sottolinea che il divieto di balneazione riguarda la località Punta Vevera, ad Arona, per le caratteristiche dei fondali.

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