Il caso della 15enne di origini egiziane trovata morta impiccata in quel di Enna è tornata protagonista della diretta di Storie Italiane che ha avuto modo di confrontarsi con i genitori della giovanissima vittima che – confermando quanto già supposto dalla sorella qualche giorno fa – non credono all’ipotesi del suicidio che attualmente starebbero vagliando gli inquirenti; il tutto confermando che fosse successo qualcosa di non meglio precisato (ma anche questo già al vaglio degli inquirenti) tra la 15enne e i suoi compagni di classe, forse collegati a delle foto hot che erano state fatte circolare su chat e social.
Tornando un attimo indietro con la mente al caso in sé, ad oggi sappiamo solamente che il corpo della 15enne sarebbe stato trovato dalla madre che poco prima era andata a recuperarla a scuola: parrebbe che la ragazzina – infatti – fosse stata male e una volta salita sulla macchina dei genitori avrebbe accennato alla madre a qualcosa di brutto che era successo a scuola poche ore prima. Da lì sono iniziate a circolare alcune voci in merito ad una violenta e feroce lite con una compagna di classe che le avrebbe rivoltato contro l’intera scuola, unite a quelle sulle già citate foto hot; il tutto con alcune incongruenze evidenziate dalla stessa madre anche a Storie Italiane.
La mamma della 15enne: “È impossibile che si sia suicidata, era troppo felice e perfetta in tutto”
Ai microfoni di Rai 1, la madre della 15enne morta suicida ha voluto mettere immediatamente in chiaro che “lei non si è uccisa“, definendola un’ipotesi “impossibile [perché] era troppo felice”, negando anche le voci secondo cui fosse “depressa” per sottolineare che “andava benissimo a scuola, a pallavolo, era sempre in giro con le sue amiche“: la madre è certa che sia “successo qualcosa quel giorno a scuola”.
Ricordando l’accaduto – infatti – racconta che la 15enne “mi ha chiamata e mi ha detto che aveva vomitato e non si sentiva bene”, notando immediatamente che “aveva pianto: le ho chiesto cosa fosse successo e mi ha detto che aveva fatto qualcosa di brutto, che era stata aggredita da tutte le sue compagne” ma senza approfondire nel dettaglio l’accaduto; ricordando poi che “l’abbiamo portata a casa e siamo andati via per un quarantina di minuti” prima di trovarla “nella pineta”. Tre le incongruenze della morte della 15enne, la madre cita il fatto che “fosse in ginocchio e aveva le scarpe bianche perfettamente pulite”, così come “la sua camera era tutta in soqquadro e la porta di casa era aperta”, lanciando la suggestione che con lei potesse esserci qualcun altro.