Sono numerose le storie incredibili che ci sono giunte in questo periodo di quarantena causa coronavirus e l’ultima proviene dall’India, dove una ragazzina di soli 15 anni ha trasportato per 745 miglia, circa 1200 chilometri, il proprio padre ferito. La notizia ha avuto un eco internazionale, riportata dai principali quotidiani stranieri, a cominciare dall’inglese Guardian, nonché dai giornali del Bel Paese, ed ha come protagonista sensazionale una giovane che è partita da Nuova Delhi, arrivando fino al suo villaggio nel Bihar. Un viaggio incredibile durato più di una settimana, attraversando una nazione come l’India, dove il coronavirus sta mietendo numerose vittime, e dove le strade sono tutt’altro che agevoli, soprattutto per una giovane in bicicletta con una persona malata al seguito. Il padre di Jyoti Kumari, così si chiama la 15enne, aveva perso il lavoro a Nuova Delhi dopo essere rimasto ferito in un incidente. Di conseguenza la ragazza ha deciso di riportare a casa il genitore, viste le difficoltà di questo periodo per i lavoratori di tornare nei paesi d’origine causa soppressione di mezzi di trasporto pubblico.



15ENNE PORTA IL PADRE IN BICI PER 1.200 KM: UN’AVVENTURA DA 100 KM AL GIORNO

Nel dettaglio il viaggio di 1.200 chilometri è partito da Gurgaon, nell’Haryana, ed è terminato nel villaggio di Darbhanga, nel Bihari, con Jyoti che ha percorso all’incirca 100 chilometri al giorno con il proprio padre, Mohan Paswan, posizionato sul sedile posteriore. Nel lungo viaggio nessuna persona si è fermata ad aiutare la 15enne e il genitore, tranne un camionista che ha dato loro un passaggio soltanto per un breve tratto. Biju Veticad scrive così “Dopo un incidente il padre (che guidava i risciò ndr) non è stato più in grado di lavorare. Jyoti lo ha raggiunto a Gurgaon per prendersi cura di lui. Non avendo di che vivere, la giovane ha deciso di ritornare a casa con il padre. Jyoti e Mohan hanno raggiunto il proprio villaggio il 17 maggio, dopo un viaggio di circa 10 giorni. Jyoti in sanscrito significa ‘luce’: un esempio di coraggio per chi la conosce”. Ma come ogni favola che si rispetti il lieto fine è da urlo, visto che il presidente della federazione indiana di ciclismo, Onkar Singh, ha deciso di convocare la ragazzina nella nazionale: “C’è qualcosa di speciale in lei – ha dichiarato – La ragazza vuole terminare gli studi e terminata l’emergenza ci prenderemo cura della sua istruzione”.

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