Una 15enne di Torre Annunziata sarebbe, per circa un anno, stata ricattata dall’ex fidanzatino, all’epoca dei fatti 20enne, di inviare foto e video hard a suo padre e suo fratello. La procura starebbe, insomma, indagando per il reato definito “revenge porn“, ovvero la diffusione, senza consenso del soggetto, di fotografie intime e private, talvolta anche video, scattate o registrati esclusivamente per un uso “privato”. Inoltre, dietro alla già fosca vicenda delle foto e dei video hard della 15enne, ricattata dall’ex, ci sarebbe anche lo spettro di una presunta violenza sessuale, operata dal ragazzo sulla giovanissima vittima, oggi 17enne.
15enne ricattata: “Lasciami e invio le tue foto hard”
La vicenda della 15enne ricattata dall’ex è accaduta a Torre Annunziata e farebbe riferimento al periodo, immediatamente dopo la rottura della relazione con il 20enne, tra il 2021 e il 2022. Il ragazzo non avrebbe preso bene la fine della relazione e per la ragazzina sarebbe iniziato un anno infernale. Più volte, su diverse chat, le avrebbe scritto che “se non torni con me, pubblico quelle foto“, minacciando di condividerle in un gruppo Whatsapp.
Inoltre, nel gruppo, che si chiamava “Foto nuda di…”, erano stati inseriti, oltre ad un vasto gruppo di sconosciuti, anche il padre e il fratello della 15enne ricattata dall’ex, ascoltati dal giudice durante la prima udienza del processo. I due avrebbero, fortunatamente, negato di aver visto quelle immagini che, probabilmente, non sono mai state effettivamente inviate. Dall’udienza dei parenti della 15enne ricattata, però, sarebbe emerso anche che l’ex li aveva più volte contattati e minacciati di picchiarli con diversi profili fake sui principali social network. Dal conto suo, l’imputato nega di aver mai inviato quelle immagini, mentre la ragazzina avrebbe raccontato una versione ancora diversa.
Il racconto della 15enne ricattata dall’ex
La ragazzina 15enne ricattata dall’ex avrebbe raccontato ai giudici delle frequenti ed estenuanti minacce di pubblicare quelle foto e quei video hot se lei non fosse tornata assieme a lui. Il fratello e il padre, però, sostengono che lei abbia negato fermamente l’esistenza di quelle immagini. A processo, invece, ha detto di averle viste, ma di averle anche cancellate, raccontando anche che lui l’avrebbe costretta “più volte ad avere rapporti sessuali”. Un’accusa certamente grave in virtù anche dell’età della ragazzina e del fatto che lui fosse già maggiorenne.