Storie Italiane torna a trattare il caso del povero 15enne di Senigallia, il giovane che si è ammazzato con la pistola del padre. Per la famiglia la morte del 15enne sarebbe stata causata da atti reiterati di bullismo, ma i professori dello stesso istituto di Senigallia la pensano diversamente. Alessandro Politi si è recato presso la stessa scuola, ed è riuscito a parlare solo con un professore, mentre gli altri hanno preferito sviare le domande.
“Qualcosa ci può sfuggire ma se ci sarebbe questo clima di bullismo io me ne sarei accorto – sottolinea un docente – siamo abituati a stare attenti a certe dinamiche, è una scuola molto sensibile e attenta a certe problematiche”. E ancora: “Noi siamo vicini alla famiglia, scioccati in una maniera incredibile, dobbiamo ancora riprenderci da questo choc inspiegabile”.
15ENNE SUICIDA A SENIGALLIA, MASSIMO LUGLI VS PROF: “QUESTA OMERTA’…”
Quindi ha ribadito di non essersi accorto di alcun caso di bullismo: “Allora per quanto ne so io, rispondendo di me e non di altri, io non avevo idea di azioni di bullismo, non ho riscontrato le problematiche lette sui giornali, non ho visto una correlazione fra ciò che è accaduto e quello che viviamo tutti i giorni”.
Massimo Lugli, ospite di Storie Italiane, commenta indignato: “Un professore che non ha il coraggio di metterci la faccia è una vergogna, e poi non ci credo affatto che non vi era bullismo, lo sappiamo tutti, la scuola ignorava?”. Politi ha raccontato di aver tentato di parlare con il preside: “Ma ci ha attaccato il telefono in faccia in maniera non piacevole diciamo”, quindi sui professori che ha tentato di intervistare: “Non volevano rispondere in quanto secondo la loro tesi i giornalisti descrivono la scuola come in realtà non è”. C’è poi la storia recentemente emersa di un voto 4,5 preso da Leonardo, il 15enne di Senigallia, e che sarebbe stata la causa scatenante il suicidio.
15ENNE SUICIDA A SENIGALLIA, AVVOCATO. “GIOCO PERICOLOSO…”
“Il gioco che sta facendo la scuola è brutto, doloroso e anche pericoloso – ribatte l’avvocato della famiglia della vittima – non sappiamo da chi sia stata data la notizia del 4,5 ma bisogna contestualizzare fatti ed eventi, e invece è stata data solo la notizia del voto. Il voto è stato messo il 14 ottobre, quindi Leonardo era già morto e Leonardo non lo sa di aver preso questo voto, I genitori lo hanno visto solo due giorni fa. Inoltre i genitori di Leonardo non hanno più accesso alla bacheca del registro elettronico quindi mettere il sospetto che Leonardo abbia potuto compiere il gesto anche indotto dal 4,5 è un comportamento scorretto, ulteriore bullismo verso il ragazzo”.
Non è ben chiaro chi abbia dato la notizia di questo voto, sottolinea Alessandro Politi, quindi la scuola in questo caso potrebbe non centrare assolutamente, va detto. “Ieri sono stata informata di questa fuga di notizie – ha aggiunto l’avvocato – e io ho immediatamente mandato uno screenshot all’Ansa”.
15ENNE SUICIDA A SENIGALLIA, IL RETROSCENA DELL’AVVOCATO
L’avvocato del 15enne di Senigallia racconta che lo scorso 9 ottobre Leonardo avrebbe parlato con un docente dicendogli di voler cambiare scuola per via degli atti di bullismo subiti, ma il professore non ha informato i genitori “Da lì a qualche giorno Leo si è suicidato. Io mi domando come possa la scuola continuare a dire che non sapeva nulla, perchè questo docente avrebbe dovuto avere il dovere di informare i genitori, dicendo loro che il figlio se ne voleva andare, perchè così facendo i professori avrebbero alzato le antenne”.
Eleonora Daniele: “Questa è una cosa gravissima se realmente sia avvenuta, trovo che sia l’episodio che sia accaduto visto che se la reazione fosse stata diversa probabilmente questo ragazzo non si sarebbe suicidato.