A Piazza Armerina il caso della 15enne suicida trovata senza vita lo scorso 5 novembre dopo che si è impiccata. La vittima avrebbe lasciato un bigliettino di addio ma secondo la famiglia non si tratterebbe della scrittura della ragazza poi deceduta. L’unica certezza in questa storia è che è successo qualcosa a scuola che ha sconvolto la 15enne, così come testimoniato dalle compagne e dalla famiglia. Quel giorno la scuola avvisa la famiglia dicendo che la 15enne si sentiva male.



Una volta arrivati a casa la ragazzina dice che era successo qualcosa di grave, poi i genitori escono di casa e lasciano la giovane una quarantina di minuti da sola e quando tornano trovano appunto la ragazza senza vita, e nel contempo la sua stanza tutta sottosopra, come se qualcuno fosse entrato a cercare qualcosa. “Ti amerò anche nella prossima vita”, questo il messaggino lasciato dalla vittima all’indirizzo del fidanzato e gli inquirenti stanno partendo proprio da questo “lascito” per cercare di capire realmente cosa sia successo alla povera “Lari”.



15ENNE SUICIDA AD ENNA, LE PAROLE DEI GENITORI DELLA RAGAZZA

Storie Italiane ha parlato anche con i genitori della povera Larimar: “L’ho trovato nella pineta, in ginocchio – racconta la madre in lacrime – mi hanno spaccato il mio cuore, mi hanno portato via la cosa più bella della mia vita, era bellissima, brava. Lei andava benissimo a scuola a pallavolo. Qualcosa deve essere successo quel giorno, ha detto che le sue compagne l’avevano aggredita. Per piacere, i ragazzi di scuola che sanno qualcosa, parlino per scoprire chi le ha fatto del male, vi prego”.

Il papà ha aggiunto: “Era una figlia fantastica, era il massimo proprio. Io voglio la verità e deve saltare fuori”. Storie Italiane ha parlato anche con un uomo che ha visto i genitori mentre provavano a soccorrere la figlia: “Io ho visto i genitori e poi ho chiesto se dovevo chiamare i soccorsi, li ho chiamati, poi mi sono allontanato perchè mi faceva troppo pena vedere quella ragazza li per terra”.



15ENNE SUICIDA AD ENNA, IL VICINO: “HO VISTO I GENITORI CHE GRIDAVANO”

E ancora: “Ho visto i genitori che gridavano, siamo accorsi tutti, li sentivamo gridare. Io ho chiamato i soccorsi alle ore 13:18, poi la polizia è intervenuta subito insieme all’autoambulanza. Ero insieme a mia moglie, abbiamo visto i genitori a terra vicini alla loro figlia. Siamo rimasti scioccati, sono cinque giorni che non pensiamo ad altro, vivere queste cose in prima persona è brutto, se c’è qualcuno che ha sbagliato spero che paghi”.

Cosa può essere successo? Secondo l’inviata di Storie Italiane si potrebbe trattare di un ricatto, magari qualche video o delle foto sue che le avrebbero provocato imbarazzo anche se al momento non è emerso nulla di tutto ciò. Non è da escludere anche la presenza di un altro fidanzatino, “una questione di ragazzi di questa età sicuramente, minorenni e molto giovani”, aggiunge Storie Italiane.