Ieri mattina per oltre due ore la Metro A di Roma è rimasta bloccata tra Termini e Anagnina per un tentato – poi divenuto purtroppo confermato e fatale – suicidio alla stazione di Ponte Lungo: aveva 15 anni la ragazza che ha atteso l’arrivo dei convogli per gettarsi sotto i binari e farla finita del tutto. Un suicidio è sempre un disperante atto di dolore umano, quando arriva ad un’età così giovane e in un modo così straziante (anche se qualsiasi atto per togliersi la vita è straziante in quanto tale): «non fate come me», è il messaggio lanciato alle compagne di classe da Elena (nome di fantasia datole dal Messaggero, ndr) prima dell’insano gesto suicida avvenuto ieri domattina a Ponte Lungo, stazione della Metro A della Capitale. Era il primo giorno di ritorno a scuola dopo le vacanze di Natale ma quella ragazza fragile che aveva perso il papà solo due anni fa non ha trovato la “forza” di ricominciare: resta un mistero di quale “male” soffrisse la ragazzina, per quale motivo si attanagliava l’anima a soli 15 anni tanto da “costringerla” a gettarsi sotto i binari della metro. Era orfana del papà e forse quel dolore l’ha lentamente consumata da dentro, ma al momento i suoi familiari non riescono a spiegarsi cosa possa aver generato quel tarlo terribile che deve averla accompagnata per chissà quanto tempo. Un vigilante all’ultimo ha tentato di salvarla – come avvenuto per fortuna a buon fine qualche giorno fa a Milano – ma purtroppo questa volta non c’è stato nulla da fare.



IL MESSAGGIO ALLE COMPAGNE PRIMA DEL SUICIDIO

Non era “ufficialmente” depressa, non pativa alcuna malattia e per quanto hanno potuto scoprire in una prima indagine a scuola, Elena non era vittima di cyberbullismo o bullismo tra i banchi di classe: «al liceo era integrata anche se non andava bene in tutte le materie», spiega il Messaggero nel focus sulla morte della giovane ragazzina morta sotto i binari della Metro di Ponte Lungo. Al momento il telefonino è stato sequestrato dagli inquirenti per provare a scoprire di più degli ultimi mesi della giovane vittima: questa mattina nelle immagini riprese dalle telecamere e vagliate dagli investigatori si sono fugati anche gli ultimi dubbi sulla volontarietà dell’atto suicida sotto i binari del convoglio in arrivo da Stazione Termini. Nel video si vede chiaramente la ragazzina lanciarsi sui binari appena il treno si stava avvicinando: la mamma, avvisata mentre era al lavoro, non riesce a tenere le lacrime, «Non potevo immaginare» è riuscita a dire agli inquirenti che l’avvisavano della tragedia appena occorsa. «Non fate come me, se avete bisogno di parlare con qualcuno, fatelo subito. Mi avvio verso una nuova vita, siete meravigliose, vi voglio bene, ciao a tutte», è il messaggio inviato alle amiche in classe dalla ragazzina la mattina durante la prima ora di scuola. Elena stava per entrare poi un momento di esitazione e quel terribile pensiero che purtroppo si è fatta realtà: ha tirato dritto, sceso i gradini della metro a Ponte Lungo e si è avviata verso quella “nuova vita”, tanto terribile quanto fragile.

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