A Uno Mattina in Famiglia il caso di una 15enne che si è tuffata in acqua a Bologna, tentando il suicidio, poi salvata da Mattia Ciaffoni, vicebrigadiere carabinieri Bologna: “Sabato scorso – le parole dello stesso militare dell’Arma in diretta su Rai Uno – alle prime ore del mattino siamo intervenuti sul ponte che ricongiunge Bologna e San Lazzaro perchè una ragazzina si era lanciata nel fiume, poi abbiamo visto il papà che urlava disperato che la figlia si era lanciata. Non riuscivamo a scorgere la ragazzina, ma non abbiamo perso la speranza e dopo abbiamo notato il corpo della ragazza, che era completamente immersa, riusciva a tenersi a galla grazie ad un gradone di pietra. L’unico modo per raggiungerla era tuffarsi, e allora mi sono tuffato in acqua. Appena raggiunta la ragazza piangeva e lamentava dolori in tutto il corpo, aveva una ferita sulla gamba, lei tremava, avevo paura dell’ipotermia, ogni movimento era vano, la ragazza soffriva questi dolori, le tempistiche sono state fondamentali”.



Il padre era riuscito a trovare la figlia geolocalizzando la stessa 15enne tramite lo smartphone. Gianni Vicari, dirigente del Moige, aggiunge: “Noi abbiamo l’esigenza di controllare i figli perchè sono il bene più caro che abbiamo. Nel momento in cui un ragazzo diventa adolescente ciò che non vuole però è il controllo. Un amico tempo fa va aveva un app nel telefonino per controllare i propri figli, ma non sapeva che una figlia aveva dato il suo telefono ad un’amica proprio per non farsi controllare, ne aveva perso il controllo”.



15ENNE TENTA SUICIDIO, LA PROF MALUCCELLI: “CON GLI ADOLESCENTI SERVE PRUDENZA”

La dottoressa Maluccelli invece precisa “Serve prudenza. La fase dell’adolescenza è il periodo in cui si passa dall’essere bimbi, dall’assolutezza genitoriale al senso di probabilità. Ci si mette 14 anni per sviluppare questa situazione, durante il quale abbiamo bisogno assolutamente dei genitori. Genitori però non si nasce ma si diventa e se tutto ciò avviene bene gli adolescenti non si mettono in pericolo. Quando accade significa che l’educazione scolastica e genitoriale purtroppo non hanno funzionato”. Infine sulla geolocalizzazione dei figli: “Ci vuole prima di tutto il dialogo, il genitore deve parlare di questa cosa”.

Leggi anche

Omicidio Serena Mollicone, parla la figlia del brigadiere Santino Tuzi/ "In questa vicenda c’è troppa omertà"