Una 15enne è stata violentata dal branco, col fidanzato che non ha fatto nulla per difenderla, ma anzi l’ha tratta in inganno e poi è rimasto ad assistere allo stupro di gruppo. È quanto accaduto a Ostia circa un anno fa, ma un paio di settimane fa c’è stata la svolta nelle indagini, perché c’è stato l’arresto di due ragazzi, entrambi maggiorenni. Invece l’ormai ex fidanzato risulta indagato. Ne parla Il Messaggero, spiegando che le indagini, scattate subito, proseguono. Infatti, al vaglio degli inquirenti ci sono anche le chat dei telefonini della vittima e degli indagati per chiarire la posizione di un terzo ragazzo che potrebbe aver partecipato alla violenza.



Inoltre, sotto la lente di ingrandimento anche il diario della 15enne violentata e i suoi quaderni. La ragazza era salita in auto con alcuni suoi amici, convinta dal fidanzato di un anno più grande. Quando sono a bordo, i tre le chiedono di fare sesso di gruppo, ma lei rifiuta e così scatta la violenza. L’hanno tenuta ferma e a turno hanno violentato la 15enne, mentre il fidanzato è rimasta a guardare. Tempo dopo la 15enne si è confidata con la mamma, con cui ha denunciato tutto ai poliziotti del X distretto di Ostia.



OSTIA, 15ENNE VIOLENTATA DUE VOLTE

Un’altra storia di violenza e abusi tra giovanissimi a Ostia. Altri particolari li ha forniti il Corriere della Città, secondo cui i ragazzi hanno prima iniziato a palpeggiare la 15enne, poi l’hanno costretta a un rapporto orale, tenendola ferma a turno, mentre il fidanzato assisteva indifferente, senza intervenire in sua difesa. L’episodio si sarebbe verificato di nuovo due mesi dopo, così la 15enne violentata due volte ha deciso di lasciare definitivamente il fidanzato, a cui aveva voluto dare inizialmente un’altra occasione, soggiogata dal potere che aveva su di lei, e di confidare tutto alla madre.



La 15enne, distrutta psicologicamente dopo essere stata violentata, è riuscita poi a confidarsi con la madre, che comunque si era accorta che qualcosa non andava in sua figlia. Il racconto della 15enne agli inquirenti ha fatto scattare subito le indagini, che hanno portato all’individuazione di due ragazzi maggiorenni, oltre che al fidanzato della giovane, che risulta indagato ma la cui posizione è ancora da chiarire. Ora si stanno controllando anche i dispositivi mobile per scongiurare il pericolo revenge porn.