Una adolescente è stata violentata a settembre scorso durante la Festa dell’Unità a Bologna. Un branco di coetanei che conosceva di vista, come ricostruito da Il Resto del Carlino, l’ha condotto in una zona appartata del Parco Nord, poi l’ha costretta ad avere un rapporto sessuale con uno di loro, mentre gli altri la guardavano e la filmavano. I video incriminati – uno dell’abuso e uno precedente ad esso, in cui la vittima viene schernita – sono adesso agli atti.



I componenti della baby gang presenti sembrerebbero essere stati cinque, di cui quattro minorenni (alcune delle quali sono ragazzine) e uno appena maggiorenne. È per questo motivo che sono state aperte due indagini parallele: una della Procura dei minori e una della Procura ordinaria. Gli iscritti nel registro degli indagati sono accusati di violenza sessuale di gruppo. Nei confronti del più grande la pm Francesca Rago ha richiesto e ottenuto anche la misura cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima. Il destinatario, tuttavia, si è intanto trasferito all’estero.



Adolescente violentata alla Festa dell’Unità, i video circolano in chat

L’adolescente violentata da un branco di coetanei alla Festa dell’Unità a Bologna inizialmente non si era rivolta ai Carabinieri. La denuncia è stata presentata soltanto dopo alcune settimane, quando i video degli abusi stavano circolando sulle chat. La vittima ha temuto che le immagini potessero presto finire online e di essere nuovamente bersagliata dalla baby gang, per cui ha deciso di chiedere l’aiuto delle autorità competenti.

In questi mesi le indagini sono state condotte dai militari della stazione Corticella con il massimo riserbo. Già in passato c’erano state evidenze della presenza di un branco nella comunità locale, tanto che è possibile che altre ipotesi di reato si aggiungano a quelle attualmente a carico dei membri della baby gang per l’episodio di bullismo e abuso sessuale in questione. La vittima, nel frattempo, è stata sottoposta alle necessarie cure. È emersa una condizione di fragilità, che si sta cercando di sanare.