Alessandra Ghisleri, direttrice di Euromedia Research, è intervenuta nel corso della puntata di martedì 13 luglio 2021 di “In Onda”, trasmissione di La 7, per fare il punto della situazione in materia di sondaggi collegati alla campagna di vaccinazione in Italia, che, come sappiamo, sta procedendo a pieno ritmo e sta raggiungendo un numero sempre crescente di italiani. Vi è ancora, però, all’interno della popolazione del Paese, chi si oppone con fermezza all’inoculazione del siero anti-Covid, in quanto contrario o anche solo per la paura generata dall’infodemia degli ultimi mesi, causata in primis da chi la comunicazione l’avrebbe dovuta curare nel dettaglio (agenzie del farmaco e Governi nazionali).
A tal proposito, la sondaggista ha rivelato che il 31 marzo scorso il 76,9% degli italiani voleva i vaccini e tra le categorie prioritarie erano state indicate quelle degli operatori della sanità e della scuola, oltre ai lavoratori con contatti prioritari. Oggi meno del 10% degli italiani, di fatto l’8-8,5%, desidera non vaccinarsi, dato che dimostra come la percentuale di no vax sia crollata sensibilmente. Tuttavia, si raggiunge ancora il 16% sommando ai no vax coloro che sono molto indecisi, poiché timorosi dei possibili effetti collaterali.
ALESSANDRA GHISLERI E IL SONDAGGIO SUI NO VAX: “OLTRE L’80% DEGLI ITALIANI VORREBBE IL VACCINO OBBLIGATORIO”
Nel prosieguo del suo intervento a “In Onda”, Alessandra Ghisleri ha voluto precisare altresì che in data odierna quel 76,9% di fine marzo supera oggi l’80% e si riferisce agli italiani che desidererebbero che il vaccino diventasse obbligatorio, in quanto hanno compreso che il proprio vaccino serve anche per la comunità, quindi rappresenta un atto di responsabilità per tutti.
Infine, la direttrice di Euromedia Research ha voluto esternare una considerazione, che restituisce una visione di un’Italia molto apprezzata a livello continentale: “In tutti i risultati dei sondaggi che abbiamo fatto, si intravede un tema fondamentale, ovvero quello secondo cui la politica europea in tema di Green Pass e pandemia viene bocciata, mentre quella italiana viene promossa, in quanto gode di un’ottima reputazione, in particolare da quando la gestione dell’emergenza è stata affidata a Draghi e Figliuolo”.