A Mattino Cinque News il caso delle 16 morti sospette in un hospice di Torremaggiore, in provincia di Foggia, 16 persone decedute forse a causa della somministrazione di benziodiazepine. Al momento risulta essere indagato un infermiere, che però si è detto totalmente estraneo ai fatti. Raffaele Auriemma, inviato da Foggia, ha commentato: “Verranno effettuate stamane 5 autopsie, altre 5 sono state già fatte, e altre 6 verranno eseguite il prossimo 5 maggio. I parenti di queste 16 vittime non avevano idea che potesse esserci, e chissà se sia così, un Angelo della Morte“.



Un avvocato di un famigliare di una vittima di un paziente dell’hospice ha spiegato in collegamento: “La signora ha saputo questi accertamenti e si è fatta due conti, spiegando che nello stesso periodo era morto anche il marito, tra l’altro una morte un po’ particolare, e mi ha chiesto di scoprire la verità, Ho attenzionato la vicenda alla Procura ed ora fiduciosi aspettiamo che ha le prove e gli elementi. La signora mio cliente non vuole che si faccia l’autopsia al marito, non c’è un accanimento verso nessuno, ne tanto meno verso gli indagati. C’è però una morte un po’ particolare che vuole verità quindi se l’autopsia non viene fatta vuol dire che non è necessario. Noi confidiamo che ciò che faranno sarà volto a determinare le cause della morte del marito della mia cliente. In ogni caso la Signora non ha mai sospettato nulla, poteva stare vicino al suo parente”.



MORTI SOSPETTE IN HOSPICE FOGGIA: “NON VI E’ STATO ALCUN PROVVEDIMENTO CAUTELARE VERSO L’INFERMIERE”

Un altro avvocato che sta seguendo direttamente la vicenda dell’hospice di Foggia, ha aggiunto: “Non vi è stato alcun provvedimento cautelare verso l’infermiere quindi la Procura non ha al momento gli elementi oppure ha ritenuto che non ricorrono gli estremi. Il punto è da dove parte questo procedimento e noi non siamo in grado di saperlo”.

“I parenti – ha continuato – non erano a conoscenza di nulla e hanno saputo del procedimento quando è stata notificata l’autopsia su questi 16 cadaveri, persone morte tra l’altro già da alcuni mesi”. E ancora: “La procura ha avuto il ‘coraggio’ di effettuare indagini così complesse visto che 16 riesumazioni comportano un costo notevole quindi se si sono mossi è perchè hanno preso a cuore tale situazione e hanno ritenuto che si debbano attenzionare”.