A Storie Italiane si torna a parlare del terribile caso della 16enne uccisa dal padre a Torremaggiore in provincia di Foggia. Il programma di Rai Uno ha intervistato la giornalista albanese che ha parlato con la moglie di Taulant Malaj, che ha raccontato: “Alle due di notte lui si è alzato, ha iniziato una colluttazione ed ha cercato di colpire prima il figlio di 5 anni con un coltello, lei ha salvato il bimbo mettendolo dietro il divano, poi ha preso a calci e pugni brutalmente la figlia di 16 anni ed era sveglia, questa è la versione della madre”.



E ancora: “Mentre l’aggrediva la filmava e nel contempo anche la mamma ha filmato il tutto”. Sui presunti abusi nei confronti della 16enne uccisa: “La figlia sarebbe stata molestata più volte dal papà, questo lo ha confermato. Perchè non ha denunciato? Non voleva appesantire la figlia e ha detto che spesso le colpe vanno alle vittime e non all’autore. Ci sono filmati delle molestie? Non ha risposto ne sì ne no, ma avrebbero messo delle telecamere in casa, quindi ci sarebbe del materiale. Anche quella sera la donna avrebbe filmato con lo smartphone”.



16ENNE UCCISA A FOGGIA: “IN CASA CI SONO LE TELECAMERE CHE AVREBBERO REGISTRATO…”

E ancora: “Quella sera avrebbero avuto una discussione accesa, molto pesante, e l’argomento della discussione sarebbe stato le molestie della figlia. Il rapporto ormai rotto fra padre e figlia ha portato all’omicidio. Prima di quella notte non avevano mai parlato di un eventuale tradimento con questo Massimo De Santis”, l’uomo ucciso dallo stesso Taulant.

Storie Italiane ha intervistato anche i colleghi di lavoro dell’omicida che hanno raccontato: “Era una brava persona, puntuale, educato, io venerdì l’ho visto, rideva e scherzava, mai immaginato che lui avrebbe fatto questa cosa. Rispettava tantissimo la figlia, non credo agli abusi, la mano sul fuoco non la metto. Ma perchè la moglie parla adesso e non ha denunciato prima? Loro stavano sempre assieme, magari vedendolo sul lavoro si comportava diversamente”.