Morning News si è soffermata stamane sul drammatico caso della 17enne uccisa e abbandonata in un carrello, la povera Michelle assassinata da un coetaneo in quel di Primavalle, quartiere di Roma. Andrea Sales, noto psichiatra e docente universitario ha parlato così del profilo dell’omicidio, che apparentemente sembrava un ragazzo molto tranquillo, a differenza invece di quanto si mostrava sui social: “Sembra uno che sceglie quale aspetto mostrare di se in base agli interolocutori e oggi gli adolescenti spesso mostrano lati diversi a seconda di ciò che vogliono dimostrare, ottenere e mostrare. Stanno interpretando dei ruoli che però molte volte diventano reali, diventano quello che raccontano di essere e questo porta a delle conseguenze nefaste”. Andrea Sales ha aggiunto: “Dipende sempre dal sistema educativo che sostiene la situazione. Quando si dicono Tv, playstation e via dicendo, i principali modelli siamo noi adulti”.
Salvatore Sardo, youtuber in collegamento con Morning News, ha aggiunto sulla vicenda della 17enne uccisa a Roma: “Io mi ricordo che a 13 anni venivo preso in giro perchè non fumavo e trovavo nel mondo virtuale una possibilità di emergere, e ringrazio di essere nato in questa generazione perchè ho potuto conoscere persone fantastiche in questo mondo. Il problema sta sempre nei valori, se la famiglia ti insegna determinate cose… non è colpa dei videogiochi”. E ancora: “Ad oggi si fa un uso intenso dei social ma ho visto veramente tanta gente che non riusciva ad esprimersi nel mondo reale, magari denigrato dai compagni, e io ne sono una prova”.
17ENNE UCCISA A ROMA, SALESE: “DIPENDE MOLTO DAI VALORI DELLA FAMIGLIA”
Quindi Salvatore Sardo ha proseguito: “Quando si parla di challenge – dice riferendosi al caso di Casal Palocco – ci sono diversi tipi di sfide. Il mondo di Youtube attualmente non è solo per le challenge, io sono andato in Africa ed ho realizzato il sogno di 100 bambini”. Andrea Sales ha ripreso la parola: “Dipende dai valori della famiglia ma anche dai valori sociali, che emergono dai media”. E ancora: “Bisogna poter educare i nostri figli al valore della frustrazione, se io non sono in grado di viverla o mi ritiro e scappo oppure attacco, capite che è assurdo se io ricevo un no. Stiamo educando i giovani ad un sistema che non è aderente alla realtà, ma bisogna abituare i ragazzi alle frustrazioni, bisogna stare al loro fianco quando ricevo un no, sbagliare è umano, bisogna capire perchè sbagliamo, senza mettere le persone sotto una campana di vetro”.
Intanto si continua ad indagare sulla vicenda della 17enne: “In casa hanno trovato sangue ovunque ma anche bicchieri e piatti rotti. Sembra che il movente sia banale, ma si sospetta che ci possa essere dell’altro, non si esclude la pista passionale, un interesse del ragazzo che ha poi scatenato la reazione di Michelle e non si esclude che il ragazzo possa essere stato sotto l’effetto degli stupefacenti”. Il padre di Michelle conferma tale ipotesi: “So che il ragazzo è stato respinto, ci ha provato e lei ha detto di levarsi. Io comunque so solo che mia figlia non c’è più”. Morning News ha intervistato anche una ragazza residente del palazzo del 17enne omicida che di fatto ha avuto un contatto ravvicinato con il corpo della povera Michelle, messa in un sacco dinanzi alla porta del condominio prima del trasporto sul carrello: “Io non riuscivo a passare con il mio passeggino per questo sacco e mi ha dato una mano per passare, ho visto questo sacco grande ma lui non lo conoscevo”.