COME CAMBIA IL BUNUS CULTURA 18APP IN MANOVRA: NON SARÀ ABOLITO MA…
No, il Bonus Cultura “18App” non sarà abolito: la conferma arriva direttamente dalla Premier Giorgia Meloni nella sua rubrica social “Gli appunti di Giorgia”, a conclusione di due giorni dove sul bonus introdotto dal Governo Renzi si è detto, letto e sentito di tutto. Cambierà e molto, questo è vero, visto l’emendamento presentato dalla maggioranza di Governo per la prossima Manovra di Bilancio 2023 da approvare in tempi record entro fine anno. Il bonus cultura immaginato e pensato per i tutti i 18enni in Italia, la norma sarà rivista: fino a fine 2022 infatti prevede un buono di 500 euro da spendere sul portale 18App per libri, cinema, musica, concerti, eventi culturali, musei, teatro, danza, visite a monumenti e parchi archeologici, corsi di musica, corsi di teatro e corsi di lingua straniera, nonché abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale.
L’emendamento del Governo invece prevede che i fondi liberati di circa 239 milioni di euro siano destinati direttamente al mondo dello spettacolo e della cultura. Ma la 18App non sarà cancellata, bensì viene rivista nei propri requisiti. «Dire che vogliamo abolire la 18App è una fake news», ha spiegato nei giorni scorsi il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, «inseriamo una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati». Commentando l’emendamento a firma Mollicone (FdI), Sasso (Lega) e Dalla Chiesa (FI), il Ministro ha poi aggiunto «L’emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione. E’ necessario ridefinirla e rinominarla (la 18App, ndr), affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica».
MELONI: “18APP, IL BONUS CULTURA CI SARÀ MA SOLO PER REDDITI PIÙ BASSI”
Sulle modifiche al Bonus Cultura 18App è intervenuta poi la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con una lunga risposta sulla rubrica “Gli appunti di Giorgia” sui diversi canali social della leader FdI: «E’ stata una settimana anche di polemiche, di un clima a tratti non piacevole. Però, non siamo gente che si fa facilmente spaventare: abbiamo fatto delle scelte, le difendiamo e andiamo avanti». In merito allo specifico Bonus Cultura, la Premier sottolinea come sia stata fatta confusione sul “18App”: «Il ministro Sangiuliano sta lavorando a una ‘carta cultura’, però sicuramente 18app è una misura che va rivista. Innanzitutto perché questi 500 euro al compimento dei 18 anni vengono riconosciuti a tutti, indipendentemente dal reddito, e io francamente che un figlio di un miliardario o di parlamentari, mia figlia stessa quando avrà 18 anni, penso che su fasce di reddito più alte si possa rinunciare ai 500 euro».
Il ragionamento della Presidente Meloni si concentra sui redditi più bassi in quanto così il Bonus Cultura «potrebbe essere molto più impattante. Quindi credo vada introdotto un limite nel reddito di chi accede a questa misura». Non solo, vanno poi definiti anche meglio i contenuti e le cose che si possono acquistare con il 18App: «credo anche che occorra lavorare un po’ sulle truffe.Quindi confermo che intendiamo modificare questa norma, senza però togliere queste risorse alla loro destinazione originale: i giovani e la cultura».
Vi racconto i risultati del Governo della scorsa settimana e rispondo a diverse domande su 18app, manovra di bilancio e immigrazione: ecco il secondo appuntamento della nostra rubrica. #gliappuntidiGiorgia https://t.co/fjEheF9bNU
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) December 12, 2022