Niente risarcimento Inail per la famiglia di Giuliano De Seta, studente 18enne morto in alternanza scuola-lavoro, schiacciato da una lastra di acciaio. È il responso choc dell’Inail, dovuta proprio al fatto che il 18enne fosse in stage e non fosse impiegato come operaio nella ditta. Secondo quanto previsto, infatti, il risarcimento alla famiglia non è dovuto in caso di infortunio di uno stagista, a meno che questo non rientri nella definizione di “stagista capofamiglia”. Una casistica che difficilmente si applica nel caso di giovanissimi studenti impegnati nell’alternanza scuola-lavoro.



Giuliano De Seta è morto il 16 settembre 2022 attorno alle 17 del pomeriggio, mentre svolgeva l’alternanza scuola-lavoro a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, presso la ditta Bc Service. Il 18enne frequentava il quinto anno all’istituto tecnico Da Vinci di Portogruaro e non è sopravvissuto al terribile impatto con una lastra di acciaio del peso di una tonnellata e mezzo, lastra che sarebbe scivolata da un cavalletto. Giuliano De Seta aveva riportato lesioni gravissime su varie parti del corpo, tra cui la testa e il torace. Nonostante l’immediato intervento degli altri operai della ditta e del Suem, era morto in seguito al terribile incidente.



Studente morto durante alternanza scuola-lavoro, no a risarcimento Inail: a breve prima udienza del processo

I genitori di Giuliano De Seta non riceveranno alcun risarcimento da parte dell’Inail per la morte del loro figlio 18enne avvenuta durante l’alternanza scuola-lavoro in una ditta nel veneziano. La notizia è stata diffusa dalla famiglia stessa, che l’ha condivisa con i quotidiani del Gruppo Gedi. Per questa morte sul lavoro il processo si aprirà il 10 marzo con la prima udienza e si lavorerà per individuare eventuali responsabilità dell’azienda. Al momento gli indagati sono quattro: il titolare e il responsabile della sicurezza della Bc Service, il tutor scolastico e la preside dell’istituto dove studiava il ragazzo.



Giovanni De Seta era morto per politrauma da schiacciamento, con accertata lesività di tipo distruttivo, il cosiddetto sfacelo cranico. Una lastra di acciaio non gli ha lasciato scampo, sebbene la dinamica di questo incidente avvenuto durante l’alternanza scuola-lavoro non sia ancora stata chiarita del tutto. Come riporta La Stampa, infatti, è stato nominato un superconsulente, l’ingegnere Franco Curtarello, per fare chiarezza e stabilire senza ombra di dubbio che cosa sia accaduto esattamente quel pomeriggio del 16 settembre.