Un diciottenne è morto dopo aver contratto un’infezione da escherichia coli. Si chiamava Paolo Rizzolli ed era originario di Lavis. È morto a Trento dopo essere tornato da una vacanza nel Salento. Ora la procura di Trento ha aperto un’inchiesta per fare luce sulle cause che hanno portato alla morte del ragazzo, verificatasi nell’ospedale Santa Chiara di Trento pochi giorni fa, la sera del 23 settembre.



Le indagini sanitarie sono partite immediatamente e hanno stabilito che il 18enne di Trento è stato ucciso da un’infezione da Escherichia coli, di cui si sospetta una probabile origine alimentare. Ed è su questa ipotesi che si stanno concentrando le indagini. La Procura di Lecce ha già avviato gli accertamento, perché potrebbe avere competenza territoriale, e le verifiche sono state avviate anche dai militari del Nucleo antisofisticazione e sanità di Trento. Si sa che tra l’11 e il 18 settembre Paolo si era fermato in un bed&breakfast a Otranto, in provincia di Lecce, dove era in vacanza assieme a due amici. Gli inquirenti stanno ricostruendo le tappe del loro viaggio e in particolare i luoghi dove si sono fermati a mangiare.



18enne morto per infezione da Escherichia Coli a Otranto: si indaga sul cibo ingerito

Per trovare una causa alla morte di Paolo, il 18enne di Trento deceduto per un’infezione da Escherichia coli dopo una vacanza in Salento, le verifiche si concentrano sui cibi consumati dal ragazzo e dai due amici che erano in vacanza con lui. Nello specifico, sono sotto la lente degli investigatori un risotto ai frutti di mare e alcuni prodotti caseari. Uno degli amici avrebbe infatti raccontato di aver sofferto di mal di testa e dolori addominali durante la vacanza, forse causati dallo stesso cibo contaminato che ha poi ucciso Paolo.



Il batterio Escherichia coli è stato tra i principali protagonisti di questa estate appena conclusa, soprattutto nel mese di luglio 2022 quando è stato rilevato in concentrazioni anomale in Riviera nell’Emilia-Romagna, dove 28 siti su 98 manifestavano un’eccessiva presenza di questo batterio, portando perfino a un divieto di balneazione. La causa di questa elevata concentrazione forse l’aumento vertiginoso delle temperature che hanno caratterizzato l’estate 2022. Questo batterio è naturalmente presente nell’intestino umano, ma in concentrazioni troppo elevate può causare problemi di salute quali diarrea, crampi, febbre, vomito e, nei casi più gravi, può portare appunto alla morte come è successo al 18enne Paolo.