Un 18enne è stato rapinato, minacciato e molestato s*ssualmente da una baby gang in una grande città del Veneto. La vittima, a volto coperto e con la voce camuffata, ha raccontato la sua vicenda a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda martedì 6 dicembre 2022: “Una persona mi ha adescato sui social per un caffè in amicizia – ha detto –. Io ho accettato, ma dopo un po’ mi sono insospettito: sembrava nervosa e agitata. Al posto del caffè, mi ha chiesto di andare in una via più losca per fumare una sigaretta e fare due chiacchiere”.
In nemmeno un secondo “ero in mezzo a un branco di persone veramente cattive, che hanno cominciato a derubarmi di tutti i miei averi, a spogliarmi, ho anche subìto una molestia sessuale. Hanno tirato fuori i coltelli minacciandomi di morte, sono stato ferito e mi hanno mandato in ospedale anche per i danni psichiatrici”.
18ENNE RAPINATO E MOLESTATO DA UNA BABY GANG: PARLA IL SUO AVVOCATO
Alberto Lorusso, avvocato del 18enne derubato, aggredito e molestato da una baby gang, a “Storie Italiane” ha affermato: “La rapina è orribile, perché unisce alla presa dei beni l’atto della violenza, ma l’assurdo è che il ragazzo è stato spogliato e gli sono state palpeggiate le zone intime. Questa cosa mi ha lasciato basito e rivela una brutalità che lascia senza fiato. L’esca, la ragazza che l’aveva tirato dentro questa situazione, si è fatta da parte. Poi lui ha sentito dire: ‘Qui ci vogliono le lame’. Lo hanno derubato del denaro che aveva con sé, gli hanno portato via quello che aveva”.
Dalla furia della baby gang il ragazzo è riuscito a salvare il cellulare, che aveva in tasca, ma “gli hanno rotto un dito per portarglielo via. Ai fini del compimento della rapina, il palpeggiamento risulta essere un gesto gratuito. Se la funzione era quella di annientare l’individuo, allora è ancora più grave questo gesto. Se, invece, non vi è neanche la percezione del climax ascendente, forse è ancora peggio. Abbiamo a che fare con persone con un gravissimo problema di inserimento sociale. Comunque, da quello che siamo riusciti a sapere sono stati identificati tutti quanti gli autori del gesto. Non ho conoscenza dell’esistenza di video dell’episodio, in questo momento”.