Dramma a Roma nel pomeriggio di ieri, lunedì 31 maggio 2021, quando un 18enne ha ucciso il padre a coltellate al termine – pare – di una lite legata alla droga e ai soldi che sarebbero serviti al giovane per acquistarla. La tragedia si è consumata all’interno di un appartamento ubicato nel quartiere San Lorenzo, più precisamente in via dei Liburni, dove a perdere la vita è stato un uomo di 53 anni, mentre il figlio, autore dell’omicidio, si è poi ferito con l’arma del delitto ed è stato trovato in bagno dalle forze dell’ordine, che avevano nel frattempo fatto irruzione nell’abitazione (allertati da alcuni passanti, ndr), con il coltello ancora tra le mani.
Come riferisce l’agenzia di stampa ANSA, al momento l’ipotesi più accreditata è che il delitto sia frutto di un litigio connesso ai problemi di tossicodipendenza del ragazzo e alle continue richieste di denaro avanzate al genitore da quest’ultimo per l’acquisto delle sostanze stupefacenti. Il giovane è stato operato d’urgenza per le ferite ed è stato arrestato per omicidio volontario. Attualmente si trova ricoverato al Policlinico Umberto I, piantonato dai militari.
18ENNE UCCIDE IL PADRE A COLTELLATE: TRAGEDIA A ROMA
La notizia del padre ucciso dal figlio 18enne a coltellate ha scosso l’intera città di Roma e, ovviamente, gli inquilini dello stabile di via dei Liburni, del quale peraltro l’uomo era portiere da diversi anni. Sul posto sono intervenuti i poliziotti del reparto Volanti del commissariato Sant’Ippolito e gli uomini della polizia scientifica. Tutto è accaduto attorno alle 15.15, quando un passante ha segnalato di avere scorto all’interno della casa due persone distese a terra e circondate da una chiazza di sangue. Per entrare nell’appartamento, tuttavia, è servito l’ausilio dei vigili del fuoco, che hanno spezzato le inferriate di una delle finestre. La dinamica è tuttora al vaglio degli inquirenti, ma ci sarebbero pochi dubbi in merito: si tratterebbe di un caso di omicidio-tentato suicidio, viste e considerate anche le litigate registrate in passato tra padre e figlio proprio per ragioni connesse al denaro e all’uso di sostanze stupefacenti da parte del neomaggiorenne.