1989 – la svolta
è un film per la televisione costruito bene e che viaggia sul vortice della tensione nonostante sia un dramma. Le emozioni si percepiscono ed emergono per rapire uno spettatore in grado di emozionarsi a ogni inquadratura. Certo è che viene esentato il pubblico più giovane, forse poco propizio a digerire emozioni così laceranti. Ne esce uno splendido racconto della Germania di allora, con spunti di riflessioni vari e che portano anche a parlare di com’era all’epoca il mondo delle interconnessioni. Il pubblico non può che gradire, ammesso che abbia una certa età. 1989 – la svolta è il film che anima la prima serata di Rai 3, clicca qui per la diretta streaming.
Punti di contatto con “Le vite degli altri”
1989 – la svolta
è ben diretto, un gioiello considerabile adatto anche al cinema, non così diverso dal celebre film di spionaggio ‘Le vite degli altri’. L’argomento relativo alla caduta del muro e alla nuova Germania ha appassionato l’Europa e il film, adattissimo al piccolo schermo, è l’occasione per apprezzare una storia nella Grande Storia contemporanea. Sven Bohse ha diretto molte pellicole, quasi mai tradotte nelle lingue extra-tedesche, per quanto alcune tracce sono giunte sino agli schermi italiani come ‘Una strada verso il domani – Ku’damm 56 (Ku’damm 56)’, una mini serie che ha già seminato sulle nostre televisioni il cinema del regista.
Nel cast Petra Schmidt-Schaller
1989 – la svolta
va in onda su Rai 3 oggi, 29 ottobre 2020, a partire dalle ore 21,20. Nel cast la Germania offre gli ottimi talenti di Petra Schmidt-Schaller, bionda interprete di un cinema raffinato anche se sminuito, a torto, per la sua predisposizione alla Tv e non al grande schermo. La ricordiamo in ‘Tatort’, serie televisiva poliziesca prodotta sia dalla Germania che dall’Austria e dalla Svizzera, una sinergia che ha puntato su questo serial televisivo, risposta europea ai CSI americani. Da non dimenticare anche il divertente e riflessivo ‘Almanya – La mia famiglia va in Germania (Almanya – Willkommen in Deutschland)’, una storia di immigrazione e accoglienza, adattamento ad una terra diversa dalla propria in chiave turo/teutonica, attrice quindi eclettica, brillante se vuole, seriosa e adatta alla suspense in altri contesti. Al suo fianco un grande attore danese, Ulrich Thomsen che il pubblico ha apprezzato in film di caratura come ‘Il mistero dell’acqua (The Weight of Water)’ o ‘Killing Me Softly – Uccidimi dolcemente (Killing Me Softly)’, ‘La comune (Kollektivet)’, oppure in serie Tv tra le quali la più celebre è ‘Banshee – La città del male (Banshee)’.
1989 – la svolta, la trama del film
Diamo uno sguardo alla trama di 1989 la svolta. La Germania dell’Est è in forte declino, motivo per il quale l’agente segreto Saskia Strong inizia il suo perfido doppio gioco con le due Germanie. Il muro sta crollando e anche le certezze di spie e agenti ora al servizio di chi paga di più, senza etica e ideali, se non il denaro e il miglior offerente, anche in chiave politica. Eppure si definisce ancora al servizio della Stasi della Germania orientale, vive in clandestinità, con ovvia identità camuffata, a Berlino Ovest, conduce una vita apparentemente normale per quanto sia abile a fornire al suo paese informazioni relative alle politiche della Germania Federale con grande senso della segretezza, ma rimane comunque pericolosamente inaffidabile, d’altronde è una spia, un mercenario ideologico.
Saskia si camuffa come mogliettina fedele dell’americano Richard, hanno due figli, nessuno in famiglia sospetta che la moglie, o la mamma, sia agente della Stasi, un ruolo difficile per il quale fu ben addestrata in Berlino Est. Addirittura la sua professione prevede un ruolo di consulente tedesca all’interno della CIA, dentro la tana del nemico capitalista, ma nessuno lo sospetta. Però cade il muro, le certezze, si ridefiniscono ruoli e ideali, vite e amori, professioni e confini e Saskia in quella caduta vedrà l’inizio di una nuova vita, ma non vi riveliamo da quale parte.