Pakistan: 19enne uccisa dallo zio per essersi opposta al matrimonio combinato
Una giovane 19enne pakistana, Tehreem Fatima, è stata uccisa dallo zio nella provincia orientale del Punjab, in Pakistan, dopo essersi opposta al matrimonio che le era stato combinato dalla famiglia con uno dei cugini, figlio dello zio materno, Shah Nawaz. Una storia triste e che ricorda molto da vicino casi avvenuti anche in Italia e che hanno fatto molto discutere, come l’omicidio di Saman Abbas a Novellara (in provincia di Reggio Emilia), ma anche quello di Sana Cheema, uccisa anche lei nel Punjab.
La vicenda della 19enne uccisa dallo zio in Pakistan è iniziata alcuni mesi fa, quando la ragazza, Tehreem Fatima, ha iniziato una relazione con un suo cugino, Zahid Abbas. La famiglia, non vedendo di buon occhio la relazione, l’ha concessa in sposa all’altro cugino, spingendo la ragazza, dopo alcune pensanti minacce, a scappare di casa per andare a vivere con il suo amato. La famiglia della 19enne, però, ha denunciato la sua scomparsa alle autorità del Pakistan, ritenendo che fosse stata rapita dal cugino. Sabato, mentre Tehreem Fatima si recava in tribunale nel Punjab per testimoniare contro la sua famiglia, scagionando il compagno, è stata avvicinata dallo zio (tecnicamente suo futuro suocero) che ha aperto il fuoco contro di lei, lasciando esanime in strada, per poi scappare. Poche ore dopo l’uomo è stato, infine, arrestato.
Tehreem Fatima come Saman Abbas e Sana Cheema
Insomma, quanto accaduto a Tehreem Fatima, la 19enne uccisa dallo zio per aver rifiutato il matrimonio combinato, è purtroppo un fatto piuttosto comune in Pakistan. Sono tantissime, infatti, le donne che ogni anno vengono uccise perché intenzionate a sposare chi vogliono loro, senza cedere alle pressioni (talvolta violente) delle loro famiglie. Esemplificativo di questa situazione il caso di Saman Abbas, uccisa dai familiari per aver rifiutato il matrimonio con un cugino.
Tristemente simile al caso di Tehreem Fatima, ila 19enne uccisa dallo zio, invece, è quanto accaduto a Sana Cheema nell’aprile del 2018. La 26enne, di origini pachistane, infatti, fu uccisa nella provincia del Punjab dal padre per essersi, anche lei, opposta al matrimonio combinato, scegliendo di sposarsi con il fidanzato, residente in Italia. L’ultimo caso che ha interessato l’Italia, invece, è avvenuto nuovamente a Novellara, dove una 20enne pachistana a dicembre è stata minacciata di morte dai genitori che volevano costringerla a nozze.