È andata in onda ieri la prima delle tre serate in compagnia di Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada intitolate 20 anni che siamo italiani, per ricordare al grande pubblico che – giustappunto 20 anni fa – entrambi questi personaggi “del piccolo schermo” facevano il loro debutto ciascuno nel suo settore (la musica per D’Alessio; la moda e il cinema per la Incontrada). Gigi e Vanessa sono accomunati altresì dal fatto di parlare una lingua diversa da quella che si parla in Italia: il primo, infatti, si esprime nativamente in napoletano; la seconda, invece, ha come lingua madre lo spagnolo. E no, non stiamo né scherzando né esagerando, nel paragonare il napoletano a una vera e propria lingua “a sé stante” (come tale, presentante strutture e vocaboli alcuni completamente diversi da quelli che siamo abituati a sentire e a comprendere nel resto d’Italia).



20 anni che siamo italiani: chi sono e da dove vengono Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada

Gigi D’Alessio, uno dei due protagonisti di 20 anni che siamo italiani, parla una lingua diversa anche in senso metaforico. Ci ha messo un po’, infatti, da “terrone” fiero qual è, a farsi un nome a livello nazionale. In questo avrà certamente contribuito il fatto che Gigi è un artista particolare rispetto a quelli che il pubblico italiano è abituato a conoscere, se non altro perché il suo genere, il neomelodico, è difficilmente apprezzabile dai non-napoletani. Lo stesso si può dire per Vanessa Incontrada, divenuta famosa in Italia quando ancora le straniere, in tv, si limitavano a fare le soubrette. Lei invece si guadagnò subito un posto al fianco di Claudio Bisio a Zelig, programma che peraltro è tornata a condurre di recente in occasione dello “speciale” Covid-19 trasmesso come di consueto su Canale 5.



20 anni che siamo italiani un programma che vuole integrare

20 anni che siamo italiani è una sorta di “primo appuntamento” per Gigi D’Alessio e Vanessa Incontrada. Suona strano che i due non si conoscessero già da prima, come la Incontrada non manca di sottolineare a più riprese. Gigi e Vanessa, infatti, dimostrano di essere buoni complici tanto nei momenti “seriosi” (tipo i monologhi) quanto in quelli più rilassati (i duetti tra loro e con i vari ospiti). È una coppia tutto sommato equilibrata: lei recita, lui canta; lei si presta tendenzialmente ai pezzi parlati; lui è forse più versatile. Apprezzabile anche l’autoironia con cui hanno accettato di mettersi in gioco, in un programma che – sin dalle premesse – appare come il pretesto ideale per celebrare l’integrazione non solo etno-linguistica-culturale, ma anche quella tra le diverse arti dal ballo al canto passando per la recitazione.

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