Mattinata di blitz della Finanza a Roma con le autorità della Polizia Economica entrate in azione con più di 100 unità per emettere i 20 arresti tra imprenditori e dipendenti pubblici accusati di reati molto gravi nell’ambito di corruzione nell’aggiudicazione di appalti. Secondo l’informativa della GdF, sono in corso ancora le ordinanze cautelari per i 20 imprenditori e dipendenti pubblici accusati a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta e falso nell’aggiudicazione di appalti pubblici. In attesa di avere i nomi e i dettagli delle 20 persone indagate – specie i legami profondi che interporrebbero tra gli imprenditori e le tipologie di dipendenti pubblici coinvolti nella maxi-inchiesta della Guardia di Finanza – l’Operazione Alter-Ego finalizzata al contrasto della corruzione è scattata alle prime luci dell’alba di oggi e ha coinvolto militari del Corpo di Roma, Napoli e Frosinone, i luoghi dove sono stati emessi tanto gli arresti quanto le specifiche perquisizioni.



ARRESTI A ROMA: MAXI-INCHIESTA SULLA CORRUZIONE PER APPALTI

Dopo la lunga indagine della polizia giudiziaria, le Fiamme Gialle hanno eseguito l’ordinanza del Gip di Roma nei confronti dei 20 soggetti indagati e ora sotto arresto: oltre alle attività di corruzione in appalti, i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e locali presso vari uffici della Pubblica Amministrazione oltre ad un notevole numero di abitazioni private e società legate agli imprenditori arrestati. L’attività del Nucleo Speciale Anticorruzione è entrato in azione dopo le indagini durate mesi e ha visto impiegati oltre cento finanzieri tra Roma, Napoli e Frosinone con le perquisizioni che dureranno per tutto il resto della mattina. Secondo quanto riporta il Sole 24 ore, sarebbe state applicate tangenti in cambio di appalti ottenuti attraverso il Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria, Ater della Provincia di Roma, Istituto Centrale di Formazione per il Personale della Giustizia Minorile e l’Ufficio per i Servizi Tecnico-Gestionali del Ministero dell’Interni. Dei 20 arrestati, 16 ai domiciliari e 4 sono invece stati portati in carcere; secondo l’inchiesta della GdF, sotto la lente sarebbero finiti i lavori di completamento e adeguamento degli impianti di climatizzazioni degli uffici della Corte d’Appello di Roma, viale Giulio Cesare, e di Palazzo Clodio, sede del Palazzo di Giustizia della Capitale.

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