2025, RIVOLUZIONE NEL MONDO DEL CALCIO
Il 2025 porterà o dovrebbe portare una grande rivoluzione nel mondo del calcio. Un approfondimento di Qui Finanza ha riassunto i passi salienti che riguardano questo sport, ricordando – questo lo aggiungiamo noi – che alcune novità sostanziali avverranno anche prima, basti pensare alla nuova Champions League che, tra critiche e perplessità, prenderà comunque il via a partire dalla prossima stagione, e tralasciando per un attimo la SuperLega che non ha mai visto la luce, o sarebbe meglio dire non ancora visto che i recenti sviluppi hanno sensibilmente avvicinato la possibilità che il torneo ideato da Florentino Perez con l’avvallo di Andrea Agnelli e altri presidenti possa realmente partire, più prima che poi.
Parlando invece di novità in essere, la prima è certamente quella della Coppa d’Africa da giocare in estate: non sarebbe una prima assoluta perché l’esperimento era stato già provato nel 2019, poi abbandonato a causa delle temperature impossibili e un infarto in campo (Samuel Kalu) ancor prima che il torneo iniziasse. Tuttavia, le squadre di club sono sempre più schierate contro una Coppa d’Africa a gennaio: troppo alto il rischio di infortunio o anche solo il ritorno di calciatori in condizioni fisiche mediocri per non dire scarse, non sono previsti indennizzi alle società e quindi si sta sempre più spingendo verso una competizione che venga giocata a campionati fermi.
IL NUOVO MONDIALE PER CLUB E LE ESPULSIONI A TEMPO
Quello che si farà con il Mondiale per Club, almeno nella sua prima parte: dal 2025 questa competizione diventerà una sorta di Coppa del Mondo appunto per club, propriamente detta perché vi parteciperanno 32 squadre che emigreranno anche negli Stati Uniti per giocare i primi turni, che inizieranno appena dopo la conclusione dei tornei nazionali. Un’altra grande novità potrebbe riguardare la modifica al regolamento: il Times parla dell’introduzione dell’espulsione a tempo, già una realtà in alcuni Paesi anglosassoni e nel calcio giovanile ma che, secondo il quotidiano, sarà testata in FA Cup. Si parla per esempio di 10 minuti di sospensione: hockey e pallanuoto conoscono già questo provvedimento che potrebbe trovare spazio concreto anche nel calcio a partire dal 2025, come del resto è stato anche per il Var che inizialmente era stato sperimentato.
A margine di tutto questo, sia concessa una riflessione: ormai sempre più allenatori si lamentano di un calendario troppo fitto di impegni e dell’impossibilità di allenarsi in maniera decente, dovendo preparare di fatto una partita ogni tre giorni. Era rimasto famoso, nel 2019, il caso del Liverpool che avrebbe dovuto giocare in coppa contro l’Aston Villa un giorno prima della semifinale del Mondiale per Club: Jurgen Klopp aveva deciso di andare al replay di Carabao Cup con l’Under 23 che aveva perso 5-0, il mese seguente altro inghippo sempre riguardante i Reds che avrebbero dovuto giocare durante la pausa invernale. Non solo Klopp ovviamente: sono in tanti ad aver già esplicitato gli “orrori” di un calendario sempre più fitto di partite. Il troppo stroppia? Solo un proverbio, ma forse a volte la realtà: attenzione a saturare troppo il mondo del calcio, anche un grande spettacolo potrebbe venire a noia inserendone troppe repliche. Dunque, che i vertici riflettano e prendano una decisione…