A Mattino Cinque News il terribile caso di un 20enne vittima di un guidatore ubriaco: l’automobilista, accusato di omicidio stradale, ha patteggiato, e forse non farà nemmeno un giorno di carcere. Una vicenda che ovviamente sta lasciando esterrefatti i parenti del povero Aldo (questo il nome del ragazzo morto), a cominciare dai suoi genitori. “Noi senza nostro figlio, unico figlio di 20 anni – racconta il lacrime il padre della vittima parlando con il programma di Canale 5 – 20 anni di sacrifici e di amore, in un battibaleno è sparito”.
Aldo è morto lo scorso primo ottobre a Fiumicino dopo un incidente sul Grande Raccordo Anulare provocato da un 43enne il cui tasso alcolemico era due volte superiore ai limiti di legge. La mamma ha continuato: “Aldo era un ragazzo dolce, solare, aiutava tutti, aveva una vita straordinaria, lanciato nel mondo, era molto felice”. Il responsabile ha chiesto un patteggiamento a 4 anni di reclusione e potrebbe beneficiare di uno sconto di pena, un esito della vicenda che ovviamente ai genitori di Aldo non sta affatto bene, visto che ora chiedono giustizia.
20ENNE MORTO SUL GRA, I GENITORI: “QUESTO PATTEGGIAMENTO…”
L’uomo, come racconta Mattino Cinque News, non ha mai manifestato alcun pentimento ma potrebbe beneficiare delle circostanze attenuanti generiche: “Questo patteggiamento – aggiunge il padre – lo porterà ad una pena abbastanza bassa, penso che farà solamente i domiciliari e secondo me quella è un’uccisione di un ragazzo, di 20 anni e questa cosa si deve riguardare, le leggi devono funzionare qui in Italia”.
I genitori del 20enne morto sul Grande Raccordo Anulare non intendono però mollare la presa e il 5 aprile prossimo, il giorno della prima udienza, Nadia e Pietro organizzeranno un sit in davanti al tribunale di Roma, dove ci sarà appunto il processo, chiedendo che il responsabile dell’incidente possa pagare: “Non si paga mai, paghiamo noi con il nostro dolore, noi l’ergastolo già ce lo hanno dato, la legge deve fare il suo compito”.