Bitonto è sotto choc: è un ragazzo di soli vent’anni, residente nel Comune barese, il presunto responsabile dell’aggressione avvenuta nottetempo presso un’area di servizio ubicata sulla provinciale 231 che conduce a Modugno, nel corso della quale ha perso la vita un quarantenne, Paolo Caprio. L’ANSA diffonde anche le sue generalità: Fabio Giampalmo è stato sottoposto in queste ore al fermo per l’omicidio volontario aggravato, dopo essersi presentato di sua sponte in caserma, accompagnato dal suo avvocato.
Stando a quanto ricostruito dall’agenzia stampa, lo scontro è avvenuto intorno alle 3 di notte, presumibilmente per uno sguardo non gradito. Questa sarebbe la versione dei fatti raccontata dal giovane: “Mentre stazionavamo sulle panche sotto il gazebo con le nostre mogli, Caprio si è avvicinato per origliare cosa stessimo dicendo e ha guardato in maniera provocatoria le nostre compagne. Notata questa circostanza, io mi sono alzato e gli ho detto testualmente ‘Sempre avanti e dietro devi andare? Qual è il problema?’. Poi, gli ho tirato tre pugni colpendolo al viso, l’ho visto cadere in terra e sbattere la testa sul marciapiede. Non pensando che sarebbe morto, sono andato via”.
20ENNE UCCIDE UN UOMO: “NON PENSAVO FOSSE MORTO”
Giampalmo, come scrive ancora l’ANSA, avrebbe rivelato di avere visto la vittima dialogare con la sua compagna e con quelle dei suoi amici, mentre gli uomini stavano giocando alle slot machine all’interno del bar. A quel punto, il 20enne sarebbe uscito e avrebbe colpito Caprio lasciandolo a terra, per poi allontanarsi in auto. Soltanto dopo aver saputo che era morto, ha contattato il suo legale difensore e si consegnato in caserma.
La salma si trova ora all’istituto di medicina legale del Policlinico di Bari, dove sarà eseguito l’esame autoptico: “Bitonto ha già sofferto troppo per sopportare altre tragedie come questa. La vittima e il presunto aggressore sono molto giovani per non lasciarci altro pensiero”, ha affermato su Facebook il sindaco, Michele Abbaticchio. “Senza armi la fine di una esistenza umana è stata decretata da violenza per motivi, sembrerebbe, non legati a questioni criminali”.