Anche a “La Vita in Diretta” la signora Ivana ha parlato della sua concittadina 21enne segregata per tre anni in casa ad Avellino e delle percosse subite sino da bambina: “Tutti sapevano dei maltrattamenti, io lo sapevo. Si racconta che dormisse senza lenzuola, sul materasso. Si racconta che prendesse botte solo per il nome che portava, solo per questo. Io ho avuto notizie su questi particolari da tutti gli abitanti del paese. Non si può lasciare solo alla famiglia il problema: non posso pensare di essere la sola che vedeva”. E, ancora: “Io non potevo pensare che si fosse arrivati a questo, ma in questi anni pensavo spesso a questa ragazzina. Non la vedevo mai in giro, si era capito che era segregata in casa”.
21ENNE SEGREGATA IN CASA: “C’ERANO LIVIDI, BRACCIA ROTTE…”
La vicenda della 21enne incatenata e segregata in casa per tre anni dalla propria madre ad Aiello del Sabato, Comune in provincia di Avellino, è stata affrontata a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di martedì 3 maggio 2022. In paese la maggior parte delle persone ha riferito di non sapere niente, ma qualcuno in realtà sapeva qualcosa, come rivelato da una compaesana di nome Ivana: “Che fosse incatenata nessuno lo sapeva, ma che la bambina subisse maltrattamenti lo si percepiva e lo si vedeva. C’erano lividi, braccia rotte, la sua testa vicino al termosifone… Le maestre hanno segnalato, sono intervenuti i servizi sociali. Mi dispiace che altri abbiano detto che non si sapesse nulla”.
IVANA: “RAGAZZA SEGREGATA IN CASA? SITUAZIONE CHE FACEVA ACQUA DA TUTTE LE PARTI”
A proposito della giovane segregata in casa in Irpinia, la signora Ivana ha precisato esattamente quanto segue: “Penso che ci sia una serie di errori terribili dall’inizio alla fine. Cosa bisognava attendere, che la ragazza morisse? Che facesse acqua da tutte le parti la situazione io l’ho detto dal primo giorno. La bambina oltre alla scuola non veniva mai portata a festeggiare i compleanni, non veniva mai mandata alle gite scolastiche. Queste domande me le sono fatte solo io? Una passeggiata in paese non c’è mai stata… Ma quale vita faceva questa ragazza?”.