Il caso della 21enne segregata per anni dalla madre ad Aiello del Sabato, in provincia di Avellino stamane durante il programma di Canale 5, Mattino5. Le telecamere del talk show del quinto canale hanno intervistato la consigliera comunale Della Sala, che ha detto la sua sulla vicenda, a cominciare dal “silenzio” di ieri del Comune durante l’ingresso dello stesso Mattino5 nell’edificio: “Rispetto a quello che è accaduto ieri posso comprendere l’imbarazzo delle telecamere, ormai è gettonato Aiello del Sabato ma dobbiamo accogliere tutti. Mi sento di dire che gli assistenti sociali sono presenti in Comune martedì e giovedì, bastava dirlo? Si sono d’accordo”. E ancora: “Che idea mi sono fatta sulla vicenda? Qualche falla c’è stata e anche qualche responsabilità ma la magistratura sta portando avanti le indagini e mi auguro che si paghino le pene più severe. La famiglia ruota intorno ad un sistema – ha proseguito la consigliera Della Sala – ed è da capire cosa non ha funzionato e su cosa potremo lavorare. Abbiamo convocato un consiglio straordinario sulle politiche sociali per capire lo stato di tutte le fragilità e vulnerabilità di tutte le comunità”. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Aiello del Sabato, che in un’intervista registrata ieri a Mattino5, mandata in onda oggi, ha spiegato: “C’è la massima disponibilità e piena nel raccontare le cose e anche nel prestare attenzione se vi è qualcosa che non ha funzionato e cosa per migliorarci sempre di più, dopo di che non vi è mai stata alcuna segnalazione o alcuna parvenza… quello che oggi noi leggiamo sui giornali, non penso che siano cose che un essere umano può immaginare, quando noi vedevamo i fratelli in paese, al bar, al parchetto, che frequentavano amicizie… c’erano commenti sulla bambina? Noi dobbiamo dire che se qualcuno sapeva anche oggi è il momento per dare una mano, denunciate. Se noi oggi vogliamo a tutti costi trovare il colpevole o alimentare il chiacchiericcio… se io vado a scuola con il braccio rotto e dico che sono caduto in bici, non ci si immagina che la bimba ha avuto una violenza in famiglia”.
Oggi il sindaco è stato nuovamente intervistato, che però era alquanto impegnato: “C’è un’inchiesta in corso, abbiate rispetto per chi sta svolgendo indagini, i carabinieri e i giudici. Io rispetto il vostro lavoro, voi rispettate il mio, ho rilasciato tantissime interviste. è orario d’ufficio, siamo in riunione con altre persone quindi vi prego…”. Significative infine le dichiarazioni della cugina, che ha parlato dei dissidi fra la suocera e la donna che avrebbe segregato in casa la ragazza per anni: “Io so solo che la suocera non voleva che lei ogni anno partoriva, potrebbe essere questo il motivo del dissidio. Lei diceva che voleva fare quello che voleva. Responsabilità delle istituzioni? Io do più colpe all’assistente sociale rispetto ai maestri, sapevano la situazione della famiglia e dovevano capire, dovevano approfondire. Ha 7/8 figli, ha bisogno di aiuto e invece se ne sono fregati: posso andarci io che non frequento la casa?”. Sul padre e i fratelli: “Dovevano denunciare, anche in via anonima, ma puoi vedere maltrattare tua figlia così? La potevano salvare molto prima”. In conclusione di servizio l’inviato di Mattino5 ha fatto notare l’arrivo dei carabinieri presso il Comune di Aiello del Sabato: “Probabilmente sono qui per noi”, ha raccontato. “Comunque non ci hanno ancora mandati via, siamo ancora lì”, chiosa Federica Panicucci. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
21ENNE SEGREGATA IN CASA, EX COMPAGNA SCUOLA: “DOCENTI NON SI SONO INTERESSATE A LEI”
A “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, giovedì 12 maggio 2022, si è tornati a parlare della 21enne segregata in casa per tre anni nella sua abitazione di Aiello del Sabato (Avellino) per volontà della madre. In particolare, è stata mandata in onda la testimonianza di Clara, una sua ex compagna di scuola, la quale ha dichiarato: “Non immaginavo che una mia coetanea fosse legata a un letto, sarei stata la prima ad avvertire a chi di dovere se ne fossi stata al corrente. Essendoci stati gli assistenti sociali e sapendo che la situazione era stata sistemata, non eravamo preoccupati. La vidi in terza media: era magrolina, piccolina, non parlava con nessuno”.
E, ancora: “Lei andava subito a casa dopo l’ultima campanella del giorno. Era solitaria e silenziosa. Tante volte è stata presa in giro per le sue condizioni igienico-sanitarie, ma da piccolo non puoi immaginare che in una realtà piccola come Aiello possano accadere cosa del genere. Non l’ho mai vista neanche alle feste di paese… A scuola non si parlava di lei: si parlava solo relativamente al fatto che non venisse in classe in condizioni igienico-sanitarie adatte, veniva chiamata ‘puzzona’. Le insegnanti non si sono interessate, forse avrebbero dovuto farlo”.
21ENNE SEGREGATA IN CASA, I SERVIZI SOCIALI: “MAI EMERSO NULLA”
In riferimento alla vicenda della 21enne segregata in casa, Carmine De Blasio, direttore consorzio servizi sociali, ha detto la sua a “Storie Italiane”: “C’erano molti bambini in quella casa e quando siamo entrati si è fatto tutto quello che si potesse fare, anche dal punto di vista psicologico. In questo momento ascoltiamo mille voci: c’è chi dice che si sapesse già tutto, ma io sarei prudente da questo punto di vista. Che ci siano state segnalazioni da parte della scuola, io non sono in grado di confermarlo. Qualora vi siano state, sicuramente è stato garantito il tipo di intervento opportuno”.
I servizi sociali “hanno seguito la vicenda della minore, ma non sono mai emersi segnali di abusi e maltrattamenti. È stato un fallimento, certo. Ogni volta che c’è da intervenire per allontanare un minore, è sempre un fallimento. La presenza dei servizi sociali non ha fatto emergere elementi del genere”.