La redazione di Chi l’ha visto si è occupata questa sera del tentato femminicidio della 24enne di Giussano, picchiata e accoltellata dall’ex fidanzato di origini marocchine 25enne nel parcheggio di un supermercato in pienissimo giorno, sotto gli occhi di numerosi passanti che hanno deliberatamente deciso di ignorare quello che stava accadendo; tutti salvo un passante che fortunatamente ha soccorso e portato in salvo la 24enne di Giussano evitando che si realizzasse il peggiore degli epiloghi possibili.



Presente al telefono – dato che ancora oggi si trova ricoverata in ospedale – ha 24enne che ha raccontato nel dettaglio l’accaduto spiegando che “avevo un appuntamento con una mia carissima amica, dovevamo vederci a pranzo ma ho visto questa macchina che lampeggiava con i fari, si è accostato e mi ha detto di abbassare il finestrino, l’ho fatto e mi disse ‘seguimi immediatamente’, io presa dal panico ho cercato di mantenere la calma e ho provato a chiamare i carabinieri ma essendo che ero impanicata non sono riuscita”.



“Lui – spiega ancora la 24enne – mi ha detto ‘ti aspetterò nel parcheggio esterno del supermercato Gran Giussano’. L’ho raggiunto tutta impaurita e una volta scesa gli ho chiesto cosa volesse ricordandogli che aveva un divieto di avvicinamento, ma mi ha chiesto se ero sicura di non voler stare con lui e gli ho detto ‘assolutamente no’, ma lui ha risposto che non potevo avere nessun uomo”, dando il via alla violentissima aggressione.

La 24enne accoltellata dall’ex a Giussano: “Ho chiesto ad un signore di aiutarmi ma mi ha ignorata”

“Mi ha preso con suo braccio – spiega la 24enne a Chi l’ha visto – e ha iniziato a strangolarmi, mi mancava il respiro e lo stavo pregando di lasciarmi, ma lui mi ha detto ‘shh, silenzio’. Poi mi ha avvolto il viso con il mio cappuccio della felpa. Sono riuscita ad uscire e ad urlare aiuto ma nessuno si è degnato di aiutarmi in una situazione del genere. Mi ha sbattuto contro l’asfalto e trascinata per diversi metri, iniziando a picchiarmi a pugni per venti minuti costanti fino a quando ho perso i sensi. Ho cercato di aprire gli occhi perché sapevo che altrimenti sarei morta”.



A quel punto la 24enne ha visto un auto poco distante “ho bussato al finestrino, chiedendo al signor di chiamare l’ambulanza ma mi ha risposto che stava parlando con il suo datore di lavoro e che non poteva. Volevo girarmi, ma ho immediatamente sentito una pugnalata alla schiena” e solo a quel punto è intervenuto il suo salvatore; mentre tornando indietro con la mente la ragazza ha ricordato che “non è la prima aggressione, il 21 novembre 2023 mi buttò due litri di acido sul viso, continuavo ad urlare e qualcuno è intervenuto” e da quel momento “lui è stato in carcere per 7 mesi e il 2 luglio 2024 è tornato libero con i domiciliari, non so perché non aveva il braccialetto”.