Macabro ed efferato omicidio a Torino nella notte tra martedì 8 e mercoledì 9 giugno 2021, quando, in una palazzina di corso Francia, un 25enne originario del Bangladesh e lavapiatti di professione, Mohamed Ibrahim, è stato decapitato all’interno della propria casa. A rinvenire il suo corpo privo di vita è stato il suo coinquilino, con il quale condivideva il settore professionale (ristorazione) e il luogo di lavoro (Collegno), che ha immediatamente lanciato l’allarme e richiesto l’intervento dei soccorsi al civico 95, dove, oltre agli uomini del 118, sono intervenuti anche gli agenti della Polizia che ora, come riferisce la Questura del capoluogo sabaudo, stanno indagando sull’accaduto.



Le prime ricostruzioni inducono a credere che si sia trattato di un tentativo di rapina terminato in tragedia, anche perché, stando a quanto riferito dai colleghi de “La Repubblica” di Torino e da “La Stampa”, i vicini parlano della vittima come di un onesto e tranquillo lavoratore, che non aveva mai creato problemi a nessuno né si era reso protagonista di vicende spiacevoli o preoccupanti. Stava poco a casa, era sempre sul posto di lavoro e, proprio per questo, la notizia della sua uccisione è stata accolta con stupore e dispiacere.



25ENNE DECAPITATO A TORINO: A BREVE SAREBBE DIVENTATO PADRE

Il 25enne decapitato a Torino in occasione, pare, di una rapina finita male, si trovava in Italia da pochi anni, precisamente dal 2014. Si era trasferito dal Bangladesh, dove sua moglie sta aspettando un figlio da lui e, a breve, l’avrebbe reso padre. Come riporta “La Repubblica”, il ragazzo era tornato nel suo Paese due volte durante il lockdown, perché in Italia non c’era lavoro. Questa mattina all’incirca dieci persone si sono ritrovate ai piedi della palazzina di corso Francia dopo avere saputo del macabro assassinio che ha spezzato la vita di questo giovane bengalese, il quale, non si stancano di ripetere i suoi amici, “non farebbe del male a nessuno e non aveva nemici”.

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