A Mattino Cinque News il clamoroso gesto di un cittadino tunisino che a Brescia, vedendo un SUV arrivare, si è buttato contro lo stesso veicolo di modo da ottenere poi i soldi dell’assicurazione. Una vicenda a dir poco scioccante che è stata raccontata così dal giornalista: “Un uomo incappucciato sul marciapiede osserva le auto passare, poi ne sceglie una, quella più grande, le corre incontro e viene investito. Un impatto forte, l’uomo rimane a terra, il conducente va in soccorso ed è disperato. Un gesto non casuale ma estremo, sicuramente un tentativo di truffa”.



A portarlo a termine un tunisino 25enne richiedente asilo: “Una messa in scena per far soldi con le assicurazioni ma mai le immagini sono state così drammatiche”. Il giovane straniero ha subito un politrauma ed è stato in seguito indagato per le accuse di simulazione di reato. Francesco Natoli, commissario capo della polizia locale di Brescia, ha commentato a Mattino Cinque News: “Questo cittadino è stato ricoverato per qualche giorno presso l’ospedale cittadino e questa mattina è stato dimesso. E’ stato identificato, stiamo raccogliendo tutti i dati che ci servono, li inviamo alla Procura della Repubblica, è stato aperto un fascicolo che comprende i nostri rilievi e le immagini della telecamera che sono inequivocabili”.



25ENNE TUNISINO SI BUTTA CONTRO SUV: “MAI VISTO NULLA DEL GENERE”

Il comandante della polizia municipale di Brescia ha proseguito, parlando del caso del tunisino 25enne che si è buttato contro un SUV: “Per il guidatore cosa accadrà? L’immagine di questo genere scagiona ed evita che l’autista possa essere perseguito penalmente da lesioni colpose. Noi l’abbiamo sentito”.

“E’ stato molto fortunato – ha continuato – che c’erano le telecamere: senza testimonianze e senza immagini bisogna indagare per forza l’autista per lesioni colpose. Questo è uno dei casi in cui le immagini ci danno aiuto e devo dire che in città, nell’ambito urbano, in parecchie zone abbiamo telecamere, ne abbiamo circa 250”. Il capo dei vigili aggiunge: “Mai visto in tanti anni di lavoro qualcosa di simile, è una cosa che ci ha fatto riflettere”.