Un recentissima indagine condotta dall’Associazione Nazionale DiTe con l’aiuto del portale Skula.net (anticipata in anteprima da Adnkronos Salute) ha evidenziato il rapporto ‘malato’ tra i giovani e i social che tra uso ed abuso ne stanno comprimendo le capacità relazionali al punto che tra i giovanissimi cresce a dismisura la tendenza ad avere rapporti fisici con i coetanei: l’indagine – che a breve vedremo nel dettaglio – è stata pubblicato in occasione della Giornata nazionale contro le dipendenze tecnologiche (che si terrà domani, 30 novembre)  ed ha coinvolto un pool di più di 2mila 500 giovani italiani tutti compresi tra i 10 e i 24 anni, sondando la loro percezione sugli effetti delle piattaforme digitali.



Partendo dal principio, due tra i dati certamente più interessanti dell’indagine ci parlano – da un lato – di un 26,8% di giovani che confessano di non nutrire alcun legame affettivo nella vita reale e – dall’altro lato – di un ulteriore 14,4% che pur avendo degli amici in carne ed ossa non riesce ad incontrari con regolarità nelle piazze, nei campetti e nei parchi pubblici: l’altra faccia di questa brutta medaglia è rappresentata dal fatto che poco più di un giovane su tre ammette candidamente di passare circa 3 ore al giorno sui social per fuggire alla tristezza, alla rabbia, alla frustrazione e alla delusione sentendosi – dopo averli chiusi – ancor più tristi ed insoddisfatti.



La ricerca su giovani e social: “Il 47% vede di buon occhio l’introduzione di limiti d’età per l’uso dei cellulari”

Singolare – sempre tra i dati emersi dalla ricerca – il fatto che quasi il 50% del campione complessivo si ritiene influenzato dalle foto e dai video che circolano in rete, con un 36% che ammette anche di adeguare il proprio aspetto fisico ai rigidissimi modelli di bellezza proposti dalle piattaforme: dati che – quasi ovviamente – crescono se si guarda al solo campione femminile della ricerca, con il 65% delle ragazze (il 31 per i ragazzi) che si sente condizionata da quei canoni di bellezza ed un ulteriore 47% (vs 18% nei maschi) che li ritiene rilevanti per il rapporto con il proprio corpo.



Ma tra tutti questi dati negativi, va sottolineata anche l’altra faccia importante della medaglia di questa lunga ricerca che ci parla di una maggiore consapevolezza tra i giovani della necessità di limitare l’accesso ai social in giovane età: interessante – in particolare – che mentre è il 90% dei ragazzi tra i 19 e i 24 anni a confermare un peggioramento delle relazioni sociali dovuto alle piattaforme, la percentuale scende al 56% tra i 10 e 15enni; ma al contempo è il 47% del campione complessivo a sostenere l’introduzione di limiti d’età per l’uso dei cellulari e delle piattaforme digitali di socializzazione.