Nuovi aggiornamenti sul caso di Porto Empedocle, dove la nave Moby Zazà ospita 28 migranti positivi al coronavirus. L’opposizione si è scagliata contro il Governo, che pochi minuti fa – tramite il Viminale – ha fatto sapere che è garantita la piena tutela della sicurezza sanitaria del Paese. «Tutti i migranti sono stati sottoposti fin dal loro arrivo alle procedure previste dalle linee guida sul sistema di isolamento protetto elaborate dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute», fonti del ministero dell’Interno a Repubblica. Da segnalare un nuovo attacco all’esecutivo giallorosso, questa volta da Giorgia Meloni: «Mentre esponenti della sinistra definivano razzista chi chiedeva di non far sbarcare in Italia i clandestini della #SeaWatch, sulla nave destinata alla quarantena a Porto Empedocle 28 di loro risultano positivi a #COVID19. Smetteranno di pretendere porte aperte e senza controllo?». (Aggiornamento di MB)
ALLARME PORTO EMPEDOCLE, LE PAROLE DI SALVINI
E’ polemica dopo che sulla nave Moby Zazà, ospitante 209 migranti salvati in mare dalla Sea Watch, sono stati trovati 28 positivi al coronavirus. Il leader dell’Opposizione, Matteo Salvini, ha subito commentato l’accaduto scrivendo sui social: “Porti spalancati, navi da crociera per ospitare gli immigrati, decine di clandestini col Covid-19, sanatoria da catastrofe e Taser per le Forze dell’Ordine dimenticato: il governo perde tempo per cambiare i Decreti sicurezza, quando al Viminale non sono nemmeno riusciti a ufficializzare le deleghe per viceministri e sottosegretari. È un governo che mette in pericolo l’Italia e gli italiani”. Simile il pensiero della senatrice di Forza Italia, Anna Maria Bernini: “L’Italia non può permettersi di aprire di nuovo le porte a tutti nel momento in cui l’emergenza sanitaria non è ancora finita e la crisi economica si sta trasformando in una drammatica crisi sociale. Questa è una maggioranza irresponsabile”. Dei 28 positivi, solo per uno si è reso necessario il ricovero in ospedale, mentre gli altri 27 sono rimasti sulla nave e sono asintomatici. La Croce Rossa ha fatto sapere che i casi di covid sono stati messi in un’area diversa del traghetto, e lì vi resteranno finchè non sarà passata la quarantena e il tampone sarà negativo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
28 MIGRANTI POSITIVI SULLA MOBY ZAZÀ. MUSUMECI “CI AVEVANO ACCUSATI DI RAZZISMO…”
28 migranti sono stati trovati positivi al coronavirus sul traghetto Moby Zazà, attualmente ancorato presso il porto di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento (Sicilia). Si tratta di una parte dei 209 poveretti che erano stati soccorsi pochi giorni fa nel mar Mediterraneo, e che sono stati appunto alloggiati sulla nave della compagnia Moby per passare la quarantena. Di questo enorme gruppo di persone in fuga da zone a rischio, vi sono una ventina di donne, e una sessantina di minori, e tutti sono in attesa dallo scorso 21 giugno di essere ricollocati presso i centri di accoglienza, dopo il salvataggio della nave della Ong, Sea Watch. Come da protocollo, i 209 salvati sono stati sottoposti a tampone per individuare eventuale positività al covid, e sono appunti emersi 28 infetti. I test sono stati effettuati ieri mattina, mentre nella serata di ieri è emersa la notizia che uno dei migranti della Sea Watch fosse stato ricoverato presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, per sospetta tubercolosi.
28 MIGRANTI POSITIVI SU MOBY ZAZA’, MUSUMECI: “ECCO PERCHE’ AVEVAMO CHIESTO LA NAVE AD APRILE”
Anche un altro migrante, riferisce Fanpage, è stato trasferito in ospedale, ma per lui si attende ancora l’esito del tampone. A dare la notizia delle 28 positività riscontrate è stato il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, che attraverso la propria pagina Facebook ha fatto appunto sapere: “Ventotto migranti positivi al Covid-19. Sono sulla nave in rada a Porto Empedocle, soluzione che con caparbietà abbiamo preteso il 12 aprile scorso dal governo centrale per evitare che si sviluppassero focolai sul territorio dell’Isola, senza poterli circoscrivere e controllare. Oggi si capisce meglio quella nostra richiesta e chi ha vaneggiato accusandoci quasi di razzismo, oggi si renderà conto che avevamo ragione”. Musumeci ha poi concluso il suo intervento dicendo: “Nelle prossime ore andranno adottati provvedimenti sanitari importanti al principio della precauzione. Voglio sperare che a nessuno venga in mente di non coinvolgere la Regione nelle scelte che dovranno essere assunte”.