Una lite per futili motivi degenerata in una rissa violenta e, purtroppo, anche cruenta: è accaduto a Napoli, sul lungomare, dove nella serata di ieri, sabato 29 maggio 2021, tre ragazzi sono stati accoltellati in via Partenope. Due di essi sono minorenni (hanno rispettivamente quindici e sedici anni), mentre il più grande è appena maggiorenne (18 anni). In queste ore la Polizia di Stato ha condotto le prime indagini (che proseguono tuttora con il coordinamento della Procura dei minorenni, ndr) per ricostruire l’accaduto nei minimi particolari e ha eseguito il fermo di un minorenne.
Stando a quanto riferito da alcune testate giornalistiche partenopee, i tre aggrediti avrebbero detto agli inquirenti di avere avuto poco prima un diverbio con un giovane in compagnia di una ragazza e subito le cose avrebbero iniziato a degenerare fino a sfociare in una lite vera e propria, nella quale ha fatto la sua comparsa anche un coltello, strumento utilizzato per ferire i giovanissimi, che, per fortuna, non versano in gravi condizioni di salute.
TRE RAGAZZI ACCOLTELLATI A NAPOLI: VISIONATE LE TELECAMERE PER RICOSTRUIRE LA VICENDA
I tre ragazzi accoltellati a Napoli hanno riportato ferite di diverso tipo e gravità: il più giovane di loro (15 anni), riferiscono fonti locali, è stato colpito allo sterno e, dopo essere stato trasportato al presidio ospedaliero dell’Annunziata, è stato trasferito al nosocomio Cardarelli, dove i medici hanno dovuto sottoporlo a un intervento chirurgico. Il sedicenne che era insieme a lui, invece, ha riportato ferite alla coscia destra, all’avambraccio destro, alla schiena e allo sterno, ma, almeno nel suo caso, non vi è stato fortunatamente bisogno di ricorrere a operazioni di nessun tipo (gli è stata data una prognosi di quindici giorni). Infine, arriviamo al diciottenne, il quale ha rimediato “solo” alcune ferite superficiali al gluteo superiore sinistro, riuscendo in qualche modo a uscire quasi indenne dalla folle aggressione subita. A lui sono stati dati dieci giorni di prognosi ed è stato dimesso. Intanto, come detto, proseguono le attività d’indagine da parte delle forze dell’ordine, grazie anche all’ausilio delle immagini registrate dalle videocamere private e pubbliche presenti nella zona teatro della violenza.