È stato trovato morto in fondo ad un pozzo di 10 metri il 30enne Enrico Saulle, originario di Mondragone (Caserta) ma residente da anni proprio vicino al pozzo maledetto a San Cesareo, vicino Roma. Il giovane è stato trovato immerso con un paio di metri d’acqua sul fondo ieri pomeriggio: al momento le primissime ipotesi degli inquirenti subito accorsi dopo il ritrovamento parlano di possibile incidente mentre Saulle stava effettuando alcuni lavori al proprio appezzamento di terra in Via della Pidocchiosa. Sono stati i poveri parenti a fare la macabra scoperta ieri, lanciando subito dopo l’allarme a 118 e Vigili: erano preoccupati che Enrico non fosse rientrato né per pranzo né per pomeriggio e hanno cominciato a cercarlo. Le ricerche condotte anche da Carabinieri, Vigili del Fuoco e Nucleo Soccorso Alpino Fluviale di Roma sono andate avanti ore prima della macabra scoperta proprio in fondo al pozzo dove il corpo di Enrico Saulle “galleggiava” da ora senza vita.



CADE IN UN POZZO, DRAMMA A SAN CESAREO

Il dramma di San Cesareo ha sconvolto l’intera comunità appena fuori la Capitale: l’area è stata sequestrata e la salma portata al policlinico di Tor Vergata per l’autopsia. L’operaio campano lascia una moglie e due figlie piccole nella più totale disperazione, aumentata dal fatto di non sapere effettivamente cosa possa essere successo ieri pomeriggio all’interno di quel maledetto pozzo artesiano: la famiglia Saulle è tra l’altro molto conosciuta nella zona visto che i nonni da diversi anni gestiscono un ristorante nella vicina Levagnole. Come spiega il Messaggero, viene confermato che da una prima ricostruzione «l’uomo stesse facendo dei lavori di manutenzione ad un terreno e al pozzo romano quando è precipitato, ma le cause sono ancora tutte da accertare».

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