Giocava ai videogiochi di notte, e sin qui potrebbe trattarsi anche di una situazione normale, ma quando lo faceva bestemmiava e urlava, non una cosa molto carina. Prima di tutto le bestemmie sono sempre da condannare, secondariamente urlare di notte, si sa, causa fastidio ai vicini di casa, almeno che non si viva nel deserto. Non è per il caso di un 30enne di Torino, precisamente della zona di Lucento, che ha esasperato a tal punto la vicina di casa, con la rabbia della dirimpettaia che è sfociata in una vera e propria violenza fisica.
Quel ragazzo era solito giocare ai videogiochi, con la Playstation, tutta la notte, ma evidentemente le partite online non andavano come dovevano. Solitamente la parola gioco è associato a divertimento, risate, compagnia, ma il 30enne, invece, urlava, bestemmiava e sbraitava, probabilmente arrabbiato perchè perdeva. Una vicina di casa ha sopportato a lungo questo andazzo fino a che una notte si è alzata dal letto e si è presentata alla porta di casa dell’appartamento dove appunto vive il videogiocatore. Ha suonato il campanello e le si è presentata la madre del figlio (i due vivono ancora assieme), che ha cercato di difendere l’indifendibile 30enne.
GIOCA AI VIDEOGIOCHI DI NOTTE E BESTEMMIA: L’ACCOLTELLAMENTO ALLA DONNA
Una situazione che ha esasperato ancora di più gli animi della dirimpettaia che ad un certo punto ha estratto un coltello (che nel frattempo si era portata da casa); colpendo quindi la madre del giocatore. Fortunatamente la vittima non è rimasta gravemente ferita, ma ha comunque riportato un grande spavento e una leggera lesione.
Di contro, la 60enne italiana vicina di casa è stata denunciata a piede libero con l’accusa di lesioni. L’accoltellatrice non è ovviamente scusata, visto che la violenza è sempre da condannare, ma ci domandiamo quale fosse la situazione in quel palazzo, con un ragazzo che urla e bestemmia nel cuore della notte, un siparietto spiacevole per chiunque, anche per il più paziente. I fatti, secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, si sarebbero verificati in un condominio alla periferia di Torino in corso Cicinnato fra il 17 e il 18 dicembre scorsi, quindi pochi giorni fa.
GIOCA AI VIDEOGIOCHI DI NOTTE E BESTEMMIA: COSA E’ ACCADUTO
Il “protagonista” di questo triste episodio è un cittadino 30enne italiano senza alcuna occupazione, che tutte le notti si collegava al multiplayer online di Playstation, con tanto di cuffie e microfono, ma spesso e volentieri gridava e imprecava, proferendo anche espressioni blasfeme. I vicini di casa, esasperati, hanno provato a mediare pacificamente, chiedendo appunto di smettere di continuare a fare rumore di notte, ma evidentemente a nulla sono servite queste richieste, e alla fine si è arrivati al triste siparietto avvenuto due notti fa.
Dopo aver suonato il campanello è nato un diverbio fra la vicina e il 30enne amante dei videogiochi, quindi è subentrata anche la madre di lui, che avrebbe aizzato ancora di più la situazione, ed è “comparso” un coltello: la donna è stata medicata sul posto, mentre il 30enne è stato denunciato ma non per il disturbo ma perchè trovato in possesso di una katana e segnalato per porto abusivo di armi.