Proseguono le espulsioni in Italia a seguito dell’individuazione di soggetti stranieri o italiani affiliati all’Isis o comunque manifestanti comportamenti ritenuti estremisti e pericolosi. L’ultimo caso ci giunge da Modena, così come segnalato dal sito del quotidiano Libero e da altri giornali online, dove un uomo di 31 anni è stato appunto espulso dal nostro Paese. Il soggetto “Esaltava il jihad armato e il martirio, sottolineando la supremazia dell’Islam e arrivando a giustificare lo spargimento del sangue dei miscredenti per imporre la sharia nel mondo”, scrive Libero, e proprio per queste ragionai Matar Moustafa Fetouh Ibrahim, un 31enne originario dell’Egitto, è stato espulso dal Ministro dell’Interno, provvedimento eseguito dalla questura modenese.



Alla base di tale decisione vi sono dei motivi di sicurezza e di prevenzione del terrorismo, e il rimpatrio presso Il Cairo è già stato eseguito e portato a termine due notti fa. Secondo quanto emerso, il 31enne egiziano era già stato colpito da un provvedimento di espulsione emesso da parte del ministro dell’interno pro-tempore il 20 agosto del 2021, sempre per le stesse motivazioni. In particolare gli investigatori avevano fatto luce su alcuni messaggi in cui si giustificava l’attentato commesso a gennaio del 2015 contro il giornale satirico francese Charlie Hebdo, fatto che sconvolse l’opinione pubblica e che colpì per l’ennesima volta la Francia.



31ENNE EGIZIANO ESPULSO DALL’ITALIA: IL PRIMO PROVVEDIMENTO DI ESPULSIONE E LA RICHIESTA D’ASILO

Matar Moustafa Fetouh Ibrahim, dopo essere stato accompagnato presso il CPR di Gradisca d’Isonzo dalla Questura di Genova il 2 settembre 2021, aveva però presentato una richiesta d’asilo che era stata accolta in maniera parziale dalla Commissione Territoriale di Trieste il 20 gennaio 2022 con il riconoscimento della protezione speciale.

Una volta dimesso dal CPR, il 24 gennaio dell’anno scorso, si era trasferito in quel di Roma e lo scorso 30 novembre la Commissione Nazionale per il Diritto di Asilo gli aveva revocato la protezione speciale riconosciuta all’egiziano, “adducendo reali motivi di urgenza al fine di scongiurare atti pericolosi per la sicurezza dello Stato”, aggiunge Libero. Alla luce di questo nuovo provvedimento il ministro dell’interno ha deciso quindi di adottare un nuovo decreto di espulsione, questa volta andato a buon fine.