Si è chiuso con un esisto drammatico il caso dell’omicidio di Castelfiorentino, la donna di 35 anni assassinata di fronte a casa: il marito, in fuga da 48 ore, è stato trovato morto, suicidatosi dopo il folle gesto. Così come riferito dai principali organi di informazione online, a cominciare dal quotidiano La Nazione, il cadavere del 44enne Alfred Vefa, di origini albanesi, è stato rinvenuto attorno alle ore 6 di questa mattina dopo che lo stesso era ricercato in tutta la Toscana come principale indiziato per la morte della moglie, la 35enne Klodiana Vefa, assassinata a colpi di pistola dopo una lite nella serata di giovedì.



Un cittadino di una zona remota di San Casciano Val di Pesa aveva segnalato un’auto sospetta ai carabinieri attorno alle ore 4:00, e dopo che i militari sono intervenuti sul luogo segnalato, hanno trovato all’interno della vettura il corpo dell’uomo senza vita. I militari dell’Arma hanno fatto sapere che probabilmente il 44enne si è sparato con la stessa arma utilizzata per uccidere la moglie: “Verosimilmente si è sparato con la stessa pistola usata per uccidere la moglie”, riferiscono i carabinieri come si legge su La Nazione.



OMICIDIO CASTELFIORENTINO, MARITO MORTO SUICIDA: IL RACCONTO DI UN TESTIMONE

Uno dei lavoratori del bar pizzeria di via Galvani, a pochi metri dal luogo dove è stata trovata senza vita Klodiana, aveva parlato così a RaiNews: “La conoscevo di vista, qualche volta era venuta qui a prendere la pizza, da sola sicuramente ma forse anche con il marito, ma non ho mai assistito a nulla che facesse presagire quello che è accaduto. All’inizio non avevo capito che si trattava di spari, poi alcune persone che erano fuori hanno urlato che avevano sparato ad una donna. Sono uscito in meno di un minuto ma non ho visto né persone né auto in fuga”.



L’uomo è stato fra quelli che ha soccorso la vittima, ormai già morta: “La donna era in terra, non si muoveva, dopo poco sono arrivati i soccorsi”. Sembra che marito e moglie fossero separati da tempo, anche se non in via legale, e probabilmente lui non aveva accettato tale allontanamento forzato, così come accade nella maggior parte dei femminicidi.